lunedì 1 febbraio 2021

Emergenza Covid - 19. Il 15 febbraio scadono i divieti di spostamento tra regioni. Si sta lavorando per la riapertura degli impianti da sci

 

Sono giorni decisivi per frenare la pandemia in Italia.

Il 15 febbraio prossimo, scadono il divieto di movimento tra regioni, anche in zona gialla, la riapertura degli impianti in montagna e la ripresa dei concorsi con un massimo di 30 persone. Il governo deve decidere se prolungare gli stop o concedere le riaperture. 

Il 15 febbraio è fissata la riapertura degli impianti da sci. Nei prossimi giorni, governatori e Comitato tecnico scientifico discuteranno del protocollo "Sugli impianti per lo sci amatoriale” e le linee guida contro gli assembramenti.

Il documento, prevederà le regole per l'utilizzo in sicurezza degli impianti di risalita come seggiovie, ovovie, funivie, ingressi contingentati anche sulle piste attraverso il numero chiuso degli skipass, ma anche altri suggerimenti per abbassare al minimo il rischio di contagio in montagna.

Ci saranno regole strette anche per rifugi e alberghi di montagna che possono tenere aperti i servizi di ristorazione solo per i clienti che alloggiano nella struttura.

Gli scienziati devono validare le regole, ma alcuni punti potrebbero trovare molte difficoltà ad essere autorizzati. 

Ad esempio, la possibilità che piste e impianti possono essere aperti anche nelle regioni in zona arancione, con l'obbligo delle mascherine Ffp2 quando si risale e solo il 50% degli skipass autorizzati, rispetto alla zona gialla.

È probabile che gli esperti suggeriscano che in zona arancione resti tutto chiuso e che si riscrivano alcune regole per le zone gialle.

La decisione finale spetta, comunque, al governo e deve arrivare entro il 15 febbraio.

Sempre in quella data, scade il divieto di entrare e uscire da una regione all’altra, anche quelle gialle, se non per motivi di salute, urgenza o lavoro. I dati attuali, con l’Rt sotto 1, inviterebbero a pensare che si possa valutare la possibilità di concedere di nuovo gli spostamenti anche per altri motivi. Una possibilità difficile, in quanto si teme una ripresa dei contagi, in parallelo alle riaperture. 

Sempre dal 15 febbraio, secondo il Dpcm, “sono consentite le prove selettive bandite dalle pubbliche amministrazioni” nei casi in cui è prevista la partecipazione di un numero di candidati non superiore a 30 per ogni sessione o sede di prova.

Nel nuovo Dpcm che entrerà in vigore da marzo, potrebbe trovare spazio, poi, la riapertura di palestre e piscine, almeno in zona gialla. Il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, e il Cts sono in costante contatto per lavorare ad una prossima ripresa degli sport.

(Fonte Sky Tg24)

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