Mario Draghi ha lasciato
stamattina la sua casa di Città della Pieve in Umbria ed è arrivato a Roma,
dove nel pomeriggio inizieranno le consultazioni per il varo di un nuovo
esecutivo.
Un governo di “alto profilo”, ha auspicato il capo dello Stato, Sergio Mattarella.
Un esecutivo certamente
europeista, che tra i principali obiettivi avrà quelli di affrontare la
pandemia, garantire la campagna dei vaccini, rilanciare il Paese e spendere nel
modo migliore le risorse europee del Recovery Fund.
Stando alle prime
dichiarazioni dei partiti, al momento Mario Draghi può contare sull’appoggio di
Partito democratico, Italia viva, Liberi e uguali, forse di Forza Italia, oltre
a quello di forze minori.
Si sono invece aperte delle
spaccature all’interno del Movimento 5 stelle e del centrodestra.
Fratelli d’Italia vorrebbe
il voto, ma potrebbe dare il consenso a un’astensione unitaria del centrodestra.
La Lega è aperta a un
appoggio, purché si fissino a breve delle elezioni.
Il Pd, sta cercando di
convincere i 5 stelle a mantenere l’alleanza di governo nel sostegno a Draghi,
ma il Movimento sembra restare fermo sulla linea del rifiuto di un governo non
politico.
I partiti confidano in un
governo che non sia guidato da soli tecnici, come fu con Monti, ma che ci siano
parti politiche, come nello schema misto che utilizzò Ciampi che propose anche
ministri politici.
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