"La macchina usata di
terza mano che stanno cercando di mettere in pista non può funzionare, ci serve
una Ferrari per risollevare l'Italia”.
È quanto ha affermato, il
presidente dei senatori di Forza Italia, Anna Maria Bernini, questa mattina ad
Agorà, su Rai 3.
“Troppe sono le pietre d'inciampo
di un eventuale Conte ter – ha ribadito Bernini -. Piano vaccini, Recovery
plan, sblocco licenziamenti, lavoro.
Non abbiamo mai attaccato le
persone, ma le modalità con cui hanno affrontato la crisi e un governo che si
pone in continuità con il precedente è destinato a fallire.
A rimetterci saranno come
sempre gli italiani, soprattutto gli autonomi, le partite iva, le imprese che
devono ancora avere i giusti risarcimenti. Non crediamo ci siano attività
'decotte' da abbandonare al proprio destino – ha continuato la senatrice
azzurra -.
Tutti hanno il diritto di tornare a lavorare. Siamo convinti che solo un governo che abbia questo tra gli scopi prioritari, possa essere la soluzione per superare questa fase così difficile".
In una lettera, pubblicata
oggi sul quotidiano ‘'Il Foglio'’, la vice presidente della Camera e deputato
di Forza Italia, Mara Carfagna, ribadisce che l'incarico esplorativo al
presidente, Roberto Fico, “offre a tutti la possibilità di valutare se la terza
riedizione di un premierato, sorretto da una maggioranza fragile e litigiosa,
sia davvero quello che vuole il Paese, la risposta giusta allo stato d'eccezione
che viviamo. Io penso di no.
La forza di maggioranza
relativa, cui spetterebbe trovare una soluzione 'alta' (il M5S) – continua Carfagna,
presidente di '’Voce libera’' - sta trattando la pratica della crisi come se
fosse uno qualsiasi dei rimpasti balneari degli anni Ottanta. Il Pd idem.
E per il momento
l'opposizione, specialmente nella parte con sensibilità di governo (Forza
Italia e Lega), aspetta ancora a compiere il passo che il Paese si attende: una
chiamata alla responsabilità collettiva in nome del futuro italiano.
Sono convinta che succeda
per i soliti motivi, egoismi di partito o personali, ma soprattutto per una ragione
nuova”.
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