mercoledì 10 febbraio 2021

Diario di una crisi. Matteo Renzi: "Con Draghi fiducia tra cittadini, istituzioni internazionali e mercati"

 

“Il Governo di Mario Draghi non ha ancora giurato, ma già ha prodotto significative novità”.

Nella sua Enews, Matteo Renzi, spiega quali sono.

“Cresce la fiducia, cresce tra i cittadini ma cresce anche sui mercati e tra le istituzioni internazionali.

Le aziende quotate valgono in media il 10% in più di quello che valevano una settimana fa.

Per l’Italia è una gigantesca boccata d’ossigeno.

Tutti, adesso, concordano sul fatto che il Recovery Plan va scritto meglio – scrive Renzi - e mi sembra un risultato non scontato se penso alle polemiche contro di noi a dicembre.

Sappiamo che cambiare passo sui vaccini, sulla scuola, sullo sblocco dei cantieri sono le priorità di tutti, non solo di Italia Viva.

Per tutti questi motivi – continua Matteo Renzi - adesso è fondamentale aiutare lo sforzo del nuovo Governo. 

Poi verrà il tempo di parlare del quadro politico e di che impatto avrà sulle varie forze parlamentari il nuovo Governo.

Ma prima pensiamo a far ripartire l’Italia.

E finalmente qualcuno inizia a riconoscere che non avevamo tutti i torti quando chiedevamo una svolta. Dopo tanto odio, è bello leggere qualche commento diverso.

Ringrazio su tutti il professor Massimo Recalcati, che ha scritto questo articolo dal titolo "Perché difendo Matteo Renzi" su "La Stampa", e il professor Sabino Cassese, per il suo articolo su "il Dubbio".

Il leader di Italia Viva, ricorda con affetto la figura di Franco Marini, l’ex presidente del Senato, scomparso ieri.

“Marini è stato sindacalista, politico, uomo delle istituzioni, uomo di partito. Ma è stato anche e soprattutto una persona con cui si poteva discutere a viso aperto.

Nel 2013 – dichiara Renzi - fui tra quelli che lottavano contro la sua candidatura alla Presidenza della Repubblica. Scrissi una lettera molto dura a "La Repubblica". Marini replicò con altrettanta durezza.

Ricordo che quando lo incontrai di nuovo, dopo il fallimento della sua candidatura, provai un leggero imbarazzo. Ma lui mi venne incontro e ci scherzò sopra perché per lui la politica non era guerra personale.

Di solito, in politica funziona al contrario. Indichi un parlamentare, un sindaco, un ministro e quello finge di dimenticare. La gratitudine non è sentimento per molti nuovi talenti della politica. 

L’idea che uno come Marini, che aveva fatto tutto e contro il quale mi ero speso in modo pubblico e fortissimo, mantenesse un rapporto umano e anzi la capacità di scherzare, sorridere e addirittura accettò di collaborare con me sia al partito che al governo, è stata per me una grande lezione di vita. Grazie Franco. Che la terra del tuo Abruzzo ti sia lieve”. 

Infine, un pensiero rivolto alla giornata odierna.

“Oggi è il 10 febbraio, la Giornata del Ricordo delle foibe. Le parole in questi casi sembrano tutte scontate e rituali – prosegue Matteo Renzi nella sua enews -, ma una data del genere serve a prendersi un impegno, come cittadini prima che come politici.

Non dimentichiamo mai, mai, mai. E proviamo davvero a raccontare ai nostri figli la storia, a mostrare i luoghi della storia, a fare luce su quelle pagine di cui nessuno per troppo tempo ha voluto parlare”.

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