mercoledì 10 febbraio 2021

Diario di una crisi. Carlo Sangalli (Confcommercio): "300 mila aziende a rischio chiusura. Bisogna lavorare insieme per il futuro del Paese". Andrea Prete (Camere di Commercio): "Il tema della semplificazione e della lentezza della giustizia civile sono attenzionati dal presidente"

 

Le imprese, in Italia, sono il motore dell’economia, insieme al turismo. Con la pandemia, a rischio chiusura sono circa 300 mila aziende.

Nei colloqui di oggi con le parti sociali, il primo ministro incaricato, Mario Draghi, ha incontrato ha incontrato il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, secondo il quale gli imprenditori aspettano la ripartenza. 

"Abbiamo sottolineato a Draghi la situazione drammatica in cui versano le imprese di commercio, ristorazione, turismo, le più colpite dall'epidemia da Covid – 19 – ha sottolineato Sangalli -.

Oltre 300 mila aziende sono a rischio chiusura. Servono ristori tempestivi e adeguati alle perdite di fatturato e prorogare la cassa Covid.

Serve, inoltre, una rapida campagna vaccinale. Gli imprenditori non aspettano che la ripartenza. Serve un cambio di passo e tempestività per affrontare l'emergenza. Servono risposte urgenti alle tante emergenze aperte, ma bisogna lavorare insieme per il futuro del Paese".

Riforma della amministrazione pubblica nel segno della semplificazione e snellimento della giustizia civile.

Sono queste, invece, le principali istanze sottoposte dalle Camere di commercio al presidente incaricato Mario Draghi. 

"Il sistema camerale è a disposizione del governo per dare una mano al Paese - ha sottolineato Andrea Prete vice presidente vicario di Unioncamere -.

Il tema della semplificazione e della lentezza della giustizia civile sono attenzionati dal presidente".


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