L'indice Rt nazionale è salito a 0,95.
Il dato emerge dal monitoraggio
dell'Istituto superiore di Sanità e del ministero della Salute. La scorsa
settimana l'indice era a 0,84.
Dai dati, emerge che in
Umbria e nella provincia autonoma di Bolzano il rischio è classificato come
alto e che in 7, tra Regioni e province autonome, l'Rt puntuale ha superato
l'1.
Sono dieci, contro 11 della
settimana precedente, le regioni con una classificazione di rischio moderato, di
cui cinque ad alto rischio di progressione a rischio alto nelle prossime
settimane, e nove con rischio basso.
Sette regioni hanno un Rt
puntuale maggiore di 1 anche nel limite inferiore compatibile con uno scenario
di tipo 2, in aumento rispetto alla settimana precedente.
Le altre regioni hanno un Rt
puntuale compatibile con uno scenario tipo uno.
Nella bozza del monitoraggio, si evidenzia che è in aumento il numero di regioni dove sono state riportate allerte di resilienza. 11, contro le 5 della settimana precedente.
Diminuisce, da 7 a 5, il
numero di regioni e province autonome che hanno un tasso di occupazione delle
terapie intensive e dei reparti sopra la soglia critica.
Nelle terapie intensive, il
valore nazionale è sotto la soglia critica del 30%, a quota 24%.
Il numero delle persone ricoverate
in rianimazione scende da 2.214 (02/02/2021) a 2.143 (09/02/2021).
Anche nelle aree mediche è
in diminuzione, passando da 20.317 (02/02/20201) a 19.512 (09/02/2021)
Nessun commento:
Posta un commento