"Eravamo impegnati con il governo Conte – ha detto Zingaretti - in un lavoro di rilancio che avevamo chiesto noi, aperto alle osservazioni critiche di ogni forza politica, a partire dalla giusta volontà di affermare i nostri punti di vista, i nostri contenuti e i nostri valori.
Tutto si è interrotto quando
Italia Viva ha deciso di staccare la spina al governo aprendo una crisi al
buio, priva di alternative credibili.
Nella situazione di
incertezze, il presidente Mattarella ha messo a
disposizione del parlamento una delle figure più prestigiose in Europa e
nel Mondo.
Ognuno in buona fede non può
riconoscere che se tale alleanza “Pd-Leu-M5s "fosse venuta meno lo stesso
Draghi ne avrebbe sofferto. L'impegno deve essere di tutti nell'esecutivo.
Chiediamo che tutto non si risolva in qualche capriola verbale sull'Europa.
Draghi è figura non espressione dei partiti ma avanzata direttamente, nel pieno rispetto delle sue prerogative, dal presidente della Repubblica. Da Draghi, nel rispetto dell'articolo 92 della Costituzione, verrà formata la squadra di governo che sosterremo.
Noi chiediamo una squadra autorevole, formata nel rispetto del
pluralismo politico e che rispetti la differenza di genere nella sua composizione
Ci siamo e ci siamo
ancor più convintamente dopo che il professor Draghi ci ha illustrato priorità
che coincidono con le nostre – ha continuato il segretario Dem - a partire da
una fiducia piena con l'Europa.
Un governo europeista, significa condivisione di un obiettivo per nuove e più forti istituzioni europee, alle quali delegare una parte della nostra sovranità nazionale.
Il dibattito pubblico appare confuso e chi
vuole destabilizzare il sistema politico, sta puntando proprio sul Pd e la sua
funzione.
Per la delegittimazione del
Pd appena tornato protagonista si muove una generale marea antipolitica".
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