Il ‘’SI’’ degli eurodeputati
della Lega al voto sulla governance del Recovery al Parlamento europeo ha
diviso il fronte dei sovranisti a Bruxelles.
Il gruppo ‘’Identità e
democrazia’’ si è spaccato in tre tronconi tra i tedeschi di AfD che hanno
votato contro e i francesi del partito di Marine Le Pen che si sono astenuti.
Divisi anche i Conservatori
Ecr, con Fratelli d'Italia che si è astenuta.
La Lega ha votato a favore
come le delegazioni del Pd, M5S, Forza Italia e Italia Viva, come annunciato
ieri.
A favore del testo tutto il Ppe, S&D, Renew, Verdi e parte della sinistra Gue.
Secondo l'europarlamentare
del carroccio e presidente di Id, Marco Zanni, in una intervista rilasciata al ‘’Corriere
della Sera’’, “il premier incaricato, Mario Draghi, ha allontanato il rischio
di nuove richieste di austerità e di politiche europee agganciate a regole
vecchie.
Siamo rassicurati dall'autorevolezza della sua voce in Europa – ha detto Zanni -.
Credo che
questo governo possa diventare un caposaldo degli interessi italiani a
Bruxelles.
La stessa commissione ha
detto di voler aprire alla rilettura del patto di Stabilità. Il consenso sul
fatto che regole fallite non vadano riprese è ampio.
Che queste partite siano
nelle mani di Draghi e non di Conte o Gualtieri ci fa votare con convinzione il
Piano".
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