mercoledì 10 febbraio 2021

L'ok degli eurodeputati leghisti al Recovery ha diviso il fronte dei sovranisti.

 

Il ‘’SI’’ degli eurodeputati della Lega al voto sulla governance del Recovery al Parlamento europeo ha diviso il fronte dei sovranisti a Bruxelles.

Il gruppo ‘’Identità e democrazia’’ si è spaccato in tre tronconi tra i tedeschi di AfD che hanno votato contro e i francesi del partito di Marine Le Pen che si sono astenuti.

Divisi anche i Conservatori Ecr, con Fratelli d'Italia che si è astenuta.

La Lega ha votato a favore come le delegazioni del Pd, M5S, Forza Italia e Italia Viva, come annunciato ieri.

A favore del testo tutto il Ppe, S&D, Renew, Verdi e parte della sinistra Gue. 

Secondo l'europarlamentare del carroccio e presidente di Id, Marco Zanni, in una intervista rilasciata al ‘’Corriere della Sera’’, “il premier incaricato, Mario Draghi, ha allontanato il rischio di nuove richieste di austerità e di politiche europee agganciate a regole vecchie.

Siamo rassicurati dall'autorevolezza della sua voce in Europa – ha detto Zanni -. 

Credo che questo governo possa diventare un caposaldo degli interessi italiani a Bruxelles.

La stessa commissione ha detto di voler aprire alla rilettura del patto di Stabilità. Il consenso sul fatto che regole fallite non vadano riprese è ampio.

Che queste partite siano nelle mani di Draghi e non di Conte o Gualtieri ci fa votare con convinzione il Piano".

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