“Ieri il Senato ha votato la
fiducia a Mario Draghi, oggi toccherà alla Camera. Sintesi finale di una crisi che era nata al
buio ma che ha portato molta luce nella politica italiana”.
Nella sue Enews, il leader
di Italia Viva, Matteo Renzi, mette in evidenza come a Palazzo Chigi sia
arrivato uno degli uomini italiani più stimati al mondo.
“La destra si è divisa e una
parte dei sovranisti è divenuta europeista – scrive Renzi - .
I soldi del Recovery Plan
sono in buone mani e il principio che Draghi ha espresso è sacrosanto: ogni
spreco è un torto alle nuove generazioni.
Il Movimento Cinque Stelle
si divide e una parte dei “duri e puri” sarà espulsa.
L’Italia è più forte sui
tavoli internazionali, nella presidenza del G20, in Europa.
La maggioranza parlamentare
è ampia e non ci sarà bisogno di ricorrere ai Ciampolillo di turno.
Abbiamo un Governo che mette
al centro i nostri figli e non le nostre ambizioni.
Adesso la partita politica
si fa affascinante – afferma Matteo Renzi -. A destra vedremo se e come
recupereranno le divisioni ma certo che è divertente vedere la nuova
conversione europeista. Tutti diventano europeisti: ieri Di Maio, oggi Salvini.
Domani Meloni?
A sinistra è nato un intergruppo parlamentare tra PD, Leu e Cinque Stelle. Come ho detto ieri al Tg2, mi spiace per i riformisti.
E mi fa sorridere pensare
che le decisioni della sinistra non vengano prese nei gazebo con le primarie,
ma sulla piattaforma Rousseau. Dobbiamo rispettare la scelta dei nostri ex
compagni di strada.
Quello che è certo è che
questa mutazione del quadro politico può essere letta solo in un più ampio
orizzonte europeo. Se la destra si europeizza è un bene e la grande famiglia
dei popolari non potrà che contenere questo gruppo.
Se la sinistra si coalizza
intorno a Leu, Cinque Stelle e il PD immagino che i socialisti europei potranno
accogliere la neonata formazione.
Noi di Italia Viva –
continua l’ex premier - dovremo essere i promotori, non da soli, di quella che
in Italia sarà la casa del buon senso, dei riformisti, di un mondo
liberal-democratico che in Francia ha Emmanuel Macron, in Danimarca Margrethe
Vestager, in Belgio Charles Michel, in Lussemburgo Xavier Bettel e tanti altri
riferimenti nel mondo.
Per questo ricordo a tutti l’appuntamento
della Scuola di Formazione Politica "Meritare l'Europa", che si terrà
dall'1 al 3 settembre prossimi, a Ponte di Legno, rivolta ai ragazzi Under 30,
e la Leopolda 11 di Novembre, che sarà proprio dedicata a “Renew Europe”.
L’avvento di Draghi è una
svolta per il Governo ma produrrà una grande rivoluzione anche nella politica
italiana. Noi saremo protagonisti del tentativo di europeizzare i partiti di
casa nostra. Avanti tutta che il meglio deve ancora venire”.
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