Una lunga carriera
internazionale ai vertici dell'Ocse, la presidenza dell'Istat, il ministero del
Lavoro, e da anni la battaglia quotidiana per coniugare sviluppo, uguaglianza e
sostenibilità come cofondatore e portavoce dell'ASviS, l'Alleanza dello
Sviluppo sostenibile.
A Enrico Giovannini, 64
anni, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti è ora affidato il
complicato compito di gestire quei quasi 32 miliardi che il Recovery destina al
capitolo Infrastrutture, tenendo conto della necessità di ammodernamento del
Paese da conciliare con la grande battaglia dello sviluppo sostenibile.
Giovannini non è nuovo a
compiti complessi e alle innovazioni. Romano, classe '57, laurea in statistica
alla Sapienza, il neoministro alle Infrastrutture ed i Trasporti è conosciuto
come un riformatore cortese ma risoluto.
Da direttore generale
dell'Ocse dal 2001 al 2009, ha realizzato una profonda riforma complessiva del
sistema statistico dell'Organizzazione e lo stesso è avvenuto alla guida
dell'Istat dal 2009 al 2013 dove ha realizzato numerosi progetti innovativi.
Suo l'avvio del progetto per la misura del "Benessere Equo e Sostenibile
(BES).
Da ministro del Lavoro, ha
avviato, tra l'altro la riforma degli ammortizzatori in deroga e disegnato
Garanzia giovani, concentrando anche l'attività di indirizzo del ministero
sulla lotta alla povertà e al lavoro nero e ribadendo agli imprenditori la
necessità di investire "sul capitale umano".
Docente di statistica
economica a Tor Vergata, ha cofondato l'Alleanza dello Sviluppo sostenibile
nata nel 2016 che riunisce 270 tra società, istituzioni e reti della società
civile con lo scopo di promuovere i temi dell'Agenda 2030 e lo sviluppo
sostenibile.
(Fonte Tgcom 24)
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