Oggi ha giurato il nuovo Governo e, con il passaggio della campanella tra Conte e Draghi si chiude una lunga crisi di Governo.
“Stiamo ai fatti: è un
grande passo in avanti – ha scritto nella sua Enews il leader di Italia Viva,
Matteo Renzi -. Oggi è davvero una bellissima giornata per tutte e tutti gli
italiani.
Il Governo Draghi ci
consegna l’immagine di un’Italia che torna protagonista in tutti i tavoli
internazionali.
È tornata la fiducia, innanzitutto
sui mercati ma presto tornerà anche tra le piccole e medie imprese. È
fondamentale non disperdere questo patrimonio, in larga misura merito personale
del nuovo Presidente del Consiglio, e agire da subito.
Noi ci siamo – ha proseguito
Renzi -. Italia Viva ha aperto questa crisi per superare un immobilismo che era
diventato pericoloso. Il gesto di coraggio che abbiamo compiuto è stato causa
di tanti attacchi.
I giornali internazionali ci
stanno dando atto, in queste ore, di aver compiuto un’impresa e anche qualche
commentatore nazionale si è staccato dal coro monocorde dei primi giorni della
crisi. Ma ciò che realmente importa è che l’Italia, oggi, ha un governo già
forte.
E a chi dice: “Così facendo
Italia Viva conta meno perché ha meno ministri, io rispondo: "Sì, è
vero". La verità è che Italia Viva conta meno di prima ma l’Italia conta
di più di prima.
Sono imbarazzanti quelli che dicevano: “Fate la crisi solo per le poltrone” e oggi dicono “Avete meno poltrone di prima”.
Non sono cattivi – scrive Matteo
Renzi -. È che proprio non riescono a
capire che l’unità di misura in politica non sono i numeri dei ministeri ma le
battaglie che fai, il coraggio che metti, i rischi che corri per raggiungere il
Bene Comune.
Abbiamo fatto una cosa
difficilissima, ma giusta per aiutare l’Italia a spendere bene i soldi che
verranno, ad affrontare meglio le conseguenze della pandemia, a rilanciare sul
futuro. Adesso il volante della macchina Italia è nelle salde mani di Mario
Draghi.
Voglio ringraziare tutte le
parlamentari e tutti i parlamentari di Italia Viva – ha detto Renzi -. Hanno
retto il colpo di una campagna ostile incredibile. Ma c’è soprattutto una
persona che oggi voglio ringraziare.
Si chiama Teresa Bellanova. Senza il suo coraggio non saremmo mai arrivati qui.
E chi conosce questa “ragazza” pugliese sa che il suo passo indietro oggi è solo una rincorsa per il nostro comune domani.
Voglio bene a Teresa ma, al di là dell’affetto personale, c’è nel suo stile, anche in queste ore, un rigore istituzionale e una qualità umana che pochi altri possono vantare.
Buon lavoro a tutte e tutti i ministri. Ho ricevuto diverse email di persone critiche su taluni ministri.
Capisco le obiezioni su
alcune scelte. Devo però anche dire, in totale sincerità – ha proseguito Matteo
Renzi - che i nuovi ingressi che conosco personalmente sono davvero
straordinari.
Roberto Cingolani ve lo
ricordate dai tempi della Leopolda o della scuola di formazione al Ciocco.
Vittorio Colao era, fin dai
tempi di “Un’altra strada”, l’uomo che proponevamo per essere il Mister
Innovazione europeo.
Marta Cartabia è una
straordinaria donna di legge e di cultura con una grande sensibilità e
intelligenza.
E i due membri del nuovo
governo più vicini al Premier, Daniele Franco al Mef e Roberto Garofoli a
Palazzo Chigi, sono due servitori dello Stato di cui ho conosciuto la
preparazione e il rigore negli anni dei nostri governi.
Molte delle scelte fatte
sono davvero di grandissimo livello.
Poi, naturalmente, ci
saranno critiche come è ovvio e come è giusto, ma questo Governo ha tutto per
far bene. E sono certo che la squadra di ministri politici troverà il modo per
collaborare anche provenendo da storie radicalmente diverse.
E poi c’è Draghi. Che non è
poco, fidatevi”.
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