"Le prossime settimane richiederanno un intenso lavoro perché il Piano del Recovery possa acquisire i richiesti elevati standard qualitativi e rendere chiari gli interventi sui quali ci si intende impegnare, per creare condizioni durature di uno sviluppo economico e sociale maggiore, più inclusivo e sostenibile".
Lo ha sottolineato il
presidente della Corte dei conti, Guido Carlino, nel corso dell'audizione sul
Piano nazionale di ripresa e resilienza nelle Commissioni riunite Bilancio
della Camera, e Bilancio e Politiche Ue del Senato.
"Il documento oggetto
di quest'audizione offre un'ampia illustrazione dell'impostazione che il
Governo intende seguire nell'elaborazione del Piano Nazionale di Ripresa e
Resilienza – ha continuato Carlino - ma non contiene ancora tutte le
dettagliate e, giustamente, minuziose indicazioni che la versione definitiva
dovrà avere, sulla base delle Linee guida, predisposte dalla Commissione
europea lo scorso 22 gennaio".
La realizzazione di tutte le
iniziative nei tempi previsti richiederà un'adeguata ed efficiente governance
del Piano – ha sottolineato il presidente della corte dei conti -".
Sul punto, non vi sono al
momento indicazioni chiare, ma sarà bene, ad avviso della Corte, che essa sia
strutturata in modo tale da riconoscere, fermo restando le decisive
responsabilità delle Amministrazioni coinvolte, i caratteri di straordinarietà
del Pnrr, promuovendo anche adeguate interconnessioni tra pubblica amministrazione
e settore privato.
Se è vero che, nel breve
termine, anche progetti di dimensioni contenute potranno esercitare una funzione
di sostegno della domanda aggregata, è soprattutto cruciale guardare al medio -
lungo termine e promuovere virtuosi effetti di offerta.
Da questo punto di vista
potrebbe essere opportuno concentrare gli sforzi su un numero limitato di
progetti medio e medio - grandi".
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