giovedì 19 novembre 2020

Natale al tempo del Covid. Allo studio un nuovo Dpcm con allentamento delle misure restrittive

 


In attesa delle festività natalizie, iniziano a circolare possibili allentamenti delle misure restrittive, messe in campo dal governo. Il 3 dicembre scade l’ultimo Dpcm.

Il prossimo decreto potrebbe contenere l'allentamento delle restrizioni e le indicazioni sugli incontri con i familiari a Natale.

Ma andiamo con ordine. In evidenza, proposte per la revisione, sulla classificazione delle zone e misure variabili a seconda delle province, premiando quelle virtuose anche all'interno di regioni rosse o arancioni e chiudendo in anticipo quelle più a rischio per scongiurare le feste in lockdown.

Tra esecutivo nazionale e governatori è in atto una mediazione, che vuole portare ad un graduale allentamento delle misure.

È quasi certo che per le festività resteranno ancora chiusi i circoli, le strutture sportive, palestre, cinema e teatri. Uno spiraglio ci potrebbe essere, invece, per i negozi e i ristoranti, che potrebbero tornare in una sorta di semilibertà se rispetteranno le regole che già hanno. Da indiscrezioni, pare che salga a sei il numero di commensali nei ristoranti delle zone gialle.

Per quanto riguarda il cenone di Natale, possibile che non si potrà essere più di sei a tavola, condividendo il momento di festeggiamenti solo con conviventi e parenti stretti.

Quanto agli spostamenti, interdetti nelle zone rosse e limitati in quelle arancioni, anche tra le regioni sarà sempre consentito il ritorno alla residenza o al domicilio.

Tra le altre ipotesi al vaglio, per non mortificare i consumi, ci sarebbe la possibilità di tenere i negozi per lo shopping aperti anche di sera tardi, per spalmare le entrate dei clienti e favorire il commercio.

Il limite delle chiusure notturne, dalle ore 22:00 alle ore  05:00 in tutta Italia, potrebbe essere spostato alle ore 23:00 o a mezzanotte la sera del 24 dicembre e più in avanti anche a Capodanno.

Un nodo da sciogliere per l'allentamento delle misure, riguarda i 21 indicatori utilizzati dalle regioni.

Secondo il premier, Giuseppe Conte, "il sistema per parametri ci consente interventi mirati, al fine di introdurre misure restrittive che siano limitate nel tempo e ben dosate sull'effettivo livello di rischio dei territori". I criteri non dovrebbero dunque subire modifiche.

Sul tavolo, tra le iniziative lanciate dalle Regioni, c'è, anche, l'accelerazione dei tempi sulla revisione dell'assegnazione delle zone, in particolare per la promozione verso quelle meno restrittive e l'allentamento delle misure in quelle province dei territori della zona rossa che hanno però più confortanti.

(Fonte Sky Tg24)

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