venerdì 27 novembre 2020

Monitoraggio Iss: Sceso l'indice Rt a 1,08. 10 regioni a rischio alto. Tra esse la Calabria. "Evitare contatti fuori dal nucleo abitativo".

 


“Quasi tutte le regioni e le province autonome, sono ancora classificate ad alto rischio di una epidemia non controllata e non gestibile o a rischio moderato con alta probabilità di progredire a rischio alto nelle prossime settimane”. È quanto si legge nella bozza del monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità e ministero della salute.  

“Dieci regioni/province autonome – si legge nel documento - sono classificate a rischio alto. Le rimanenti sono a rischio moderato, di cui 7 con una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese. A queste, l’Iss raccomanda di valutare l'opportunità di adottare ulteriori misure di mitigazione”.

L'indice di contagio è sceso a 1,08 nella settimana dal 16 al 22 novembre, con 10 regioni che hanno già un indice inferiore a 1, ossia sono ufficialmente in discesa.

“L'epidemia è in chiaro rallentamento – si legge ancora nella bozza - ma si conferma la necessità di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone”.

Come detto in premessa, malgrado il rallentamento dell'epidemia, 10 Regioni sono ancora classificate a rischio alto di una trasmissione di Covid - 19. Si tratta di Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Fvg, Lombardia, Bolzano, Puglia, Sardegna e Toscana, a cui si aggiunge la Calabria, giudicata "non valutabile" e quindi equiparata a rischio alto.

“Delle 10 regioni, valutate ancora a rischio alto, - spiegano gli esperti - 9 sono state classificate a rischio Alto o a rischio Alto per 3 o più settimane consecutive. Questo prevede specifiche misure da adottare a livello provinciale e regionale in base al documento "Prevenzione e risposta a Covid-19: evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di transizione per il periodo autunno-invernale.

Inoltre, delle 10 Regioni a rischio Alto o ad esso equiparate, 5 presentano una trasmissibilità, calcolata al 4 novembre compatibile con uno scenario di trasmissione 2 e le 5 restanti hanno uno scenario di tipo 1, tranne in un caso in cui tale classificazione non è considerata affidabile per incompletezza dei dati.

Le rimanenti Regioni/province autonome, - si legge nella bozza dell’Iss – ministero della salute - sono classificate a rischio moderato di cui 7 con una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese e presentano una trasmissibilità calcolata al 4 novembre compatibile con uno scenario di trasmissione 2 in due di queste e con uno scenario di tipo 1 per la rimanente”.

Per ciò che concerne i contatti interpersonali, gli esperti non hanno dubbi. “Si conferma la necessità di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone. È fondamentale – si legge nel documento - che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone, al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile”.

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