giovedì 12 novembre 2020

Covid Hotel in ogni provincia. Boccia: "Bisogna vedere il monitoraggio di domani e poi si deciderà sul colore per la Campania e per altre Regioni"

 

Creare un Covid hotel per ogni provincia. Gli indennizzi ai proprietari degli hotel saranno a carico dello Stato, il personale sarà a carico delle regioni. Questa, secondo quanto si è appreso, la proposta che il Governo sta facendo agli Enti locali nella videoconferenza in corso.

Per il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Boccia bisogna vedere “il monitoraggio di domani e poi si deciderà sul colore per la Campania e per altre Regioni. Le misure arriveranno tra sabato e domenica, ma ci saranno sempre 24 ore di tempo dopo l’ordinanza del ministro della Salute per l’organizzazione territoriale”.

Di fronte a numeri che registrano, per alcuni versi, alcuni timidi segnali di schiarita, ma restano critici, il governo e le autorità locali stanno per prendere nuove misure restrittive.

Oggi, sono 37978 i nuovi casi in Italia. 636 i decessi. 89 i ricoveri in terapia intensiva per un totale di 3.170.

Al momento, ci si muove su tre livelli:

1. Il primo è quello delle ordinanze del governo, che stabiliranno, domani, i colori delle fasce nelle quali rientreranno le Regioni. Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia dovrebbero entrare in zona arancione. La Campania dovrebbe diventare zona rossa.

2. Il secondo è quello delle ordinanze regionali. Oggi, Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia e Veneto hanno varato ordinanze, coordinando gli interventi per garantire uniformità nei vari territori. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha già dato il suo via libera.

3. Il terzo è quello delle ordinanze dei sindaci, che non necessitano di un passaggio presso il ministero della Salute.

Entrando nello specifico, Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, attualmente in zona gialla, hanno emanato ordinanze, in vigore da domani, fino al 3 dicembre.

Negozi riservati agli anziani nelle prime ore del giorno in Friuli-Venezia Giulia. "Non è che un over 65 non può andare a fare acquisti in orari diversi – ha affermato il governatore Fedriga - ma cerchiamo di garantire delle fasce protette. Non è una limitazione, ma una raccomandazione che facciamo agli esercizi di organizzarsi e favorire l'ingresso riservato nelle prime due ore di apertura degli esercizi".

In Veneto, non sarà consentito passeggiare nelle strade e nelle piazze dei centri storici delle città e nelle aree affollate. "Niente 'vasca' - ha spiegato il presidente Zaia -. Niente struscio e non si affollano le spiagge. È un segno dei tempi, perché in un mondo dove si rispettano regole non servirebbe a nulla. Si cerca di intercettare gli irriducibili. È un fallimento sociale perché il buonsenso non è per  novembre tutti”. Oltre all’ordinanza regionale anti assembramenti, in attesa delle decisioni del governo, il sindaco di Verona ha chiuso numerose strade e piazze, istituendo nel centro il senso unico per le vie pedonali proprio per evitare contatti stretti tra i passanti.

Negozi chiusi la domenica in Emilia-Romagna, con le eccezioni di farmacie, parafarmacie, generi alimentari, tabaccherie e edicole. Rimangono aperti bar e ristoranti, con la limitazione imposta dal Dpcm di chiusura alle ore 18:00. A Bologna nelle piazze e strade del centro storico sono vietati eventi e manifestazioni, comprese le esibizioni degli artisti di strada.

A Roma, dopo gli assembramenti dello scorso fine settimana sulle spiagge e nei parchi, il prefetto, Matteo Piantedosi, disporrà controlli mirati. Misure anche nel centro della città con un elenco, stilato entro domani, con le piazze e le strade a “numero chiuso” dove si potrà entrare scaglionati.

A Firenze, sabato e domenica saranno chiusi bar e ristoranti, ma si sta anche valutando di vietare l’accesso in alcune piazze. “Se le cose vanno male – ha sottolineato il sindaco Nardella - e vediamo che i comportamenti non cambiano, proporrò di limitare l’ingresso alle piazze del centro di Firenze. Abbiamo avuto molti problemi con grandi affollamenti e questo non aiuta: bisogna limitare i contatti superflui al massimo”.

A Palermo, fino al 3 dicembre, c’è il divieto di stazionamento per le persone, dal lunedì al venerdì dalle ore 16:00 fino alle ore 22:00. Sabato, domenica e festivi dalle ore 05:00 alle ore  22:00, nelle zone del centro. Stessa misura scatterà sabato e domenica, dalle ore 05:00 alle ore 22:00, anche in tutto il litorale, comprese spiagge, coste, aree verdi aperte al pubblico da Sferracavallo ad Acqua dei Corsari”.

A Bari è in vigore un’ordinanza che vieta lo stazionamento dalle ore 21:00 fino alle ore 02:00 del giorno successivo in 19 strade e piazze di Bari. Sarà anche anticipata alle ore 19:00 la chiusura dei negozi e vietato l’ingresso allo skatepark.

 

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