martedì 19 gennaio 2021

Crisi di governo. Molti i dossier a rischio. Da Alitalia ad autostrade, da ex Ilva a Whirlpool

 

Con un governo non più nella pienezza delle sue funzioni, per via della crisi innescata dalla rottura con Italia Viva, sono diversi i dossier che rischierebbero di rimanere in sospeso, alcuni dei quali legati alle misure anti - Covid o a quelle di sostegno economico per far fronte ai danni della pandemia.

Tra i provvedimenti più importanti, attesi nelle prossime ore, c’è il decreto Ristori, coperto con un nuovo scostamento di bilancio da almeno un punto e mezzo di Pil. Si parla di circa 24 miliardi. Lo scostamento è stato approvato dal Consiglio dei ministri del 14 gennaio scorso. In Parlamento, dovrebbe arrivare domani, 20 gennaio.

Nel provvedimento, dovrebbero rientrare anche 5 miliardi per il rifinanziamento della cassa integrazione, 3 - 4 miliardi per la sanità, di cui 1,5 per i vaccini, e nuovi finanziamenti per comuni e regioni.

Una delle misure più importanti di questo governo è l’introduzione dell’assegno unico per le famiglie, che rischierebbe lo stop, nel caso di un esecutivo non nel pieno delle funzioni.

Al momento, è fermo l'esame parlamentare del disegno di legge delega che non è stato ancora calendarizzato al Senato.

Tra le priorità, c’è anche la riforma degli ammortizzatori sociali. Molto importante perché, alla fine di marzo, scadrà il blocco dei licenziamenti, anche se rimane l’ipotesi di un prolungamento.

È in attesa la riforma dell’Irpef, al momento ferma alle audizioni nelle commissioni Finanze di Camera e Senato.

C’è poi il dossier Alitalia, con la vecchia azienda che ha gravi problemi finanziari. Il commissario, Giuseppe Leogrande, ha convocato i sindacati, spiegando loro che la società fa fatica a pagare gli stipendi, in attesa del passaggio alla nuova realtà, ‘’Ita’, Italia trasporto aereo.

Con una crisi di governo, verrebbero meno le certezze sui tempi della nascita della nuova compagnia di bandiera.

A fine gennaio, passaggio importante anche per il dossier Autostrade.

Il 31 gennaio è attesa la nuova offerta di Cassa depositi e prestiti e dei fondi Blackstone e Macquarie. Bisogna decidere come si realizzerà l’uscita di scena dei Benetton.

In attesa anche il dossier ex-Ilva. Due le questioni:

la prima, riguarda il sostegno ai lavoratori a rischio,  attesi da un lungo periodo di tempo di cassa integrazione, con la trattativa con i sindacati al momento nel vivo;

la seconda, prevede l’avvio del nuovo progetto per l’impianto, con l’ingresso dello Stato con Invitalia, la holding per lo sviluppo del ministero del Tesoro. Al momento si è concretizzata solo l’operazione finanziaria che ha sancito l’ingresso al 50% dello Stato.

C’è poi la questione Whirlpool, i cui lavoratori, nei giorni scorsi, hanno incontrato Conte a palazzo Chigi, con in gioco la vertenza che riguarda il futuro di 350 lavoratori dell’impianto di Napoli.

Lo Stato dovrebbe, infine, procedere alla cessione della banca Monte Paschi di Siena, di cui detiene il 64,2%, entro la fine dell’anno. È un’operazione lunga. Una crisi di governo potrebbe rallentare l’iter.

(Fonte Sky Tg24)

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