Nella notte, il premier Conte ha firmato il documento che entrerà in vigore da domani, lunedì 26 ottobre, fino al 24 novembre.
“Chiuse palestre, piscine,
teatri e cinema – si legge nel documento -. Le scuole superiori, dovranno
adottare la didattica a distanza al 75%. Chiusi locali e ristoranti dopo le ore
18:00, anche la domenica e nei giorni festivi. Ok allo sport professionistico e
dilettantistico, solo a porte chiuse.
In particolare, per i ristoranti, dopo le ore 18:00 è vietato il consumo di
cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico, mentre è consentita la
consegna a domicilio. Fino alle ore 24:00, ok alla ristorazione con asporto,
con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.
Chiusi anche parchi tematici e di divertimento.
Saracinesche abbassate oltre che per palestre e piscine, anche per centri natatori, centri benessere e termali.
Si potrà però fare sport
all'aperto, in modo individuale e sempre rispettando il distanziamento sociale
di almeno due metri. Sospese le attività sportive di squadra, svolti sia
all'aperto che al chiuso. Restano, invece, consentiti gli eventi e le
competizioni di interesse nazionale, nei settori professionistici e
dilettantistici, ma a porte chiuse.
Le scuole primarie e
dell'infanzia rimangono in presenza, mentre per le scuole secondarie dovranno
adottare la didattica a distanza per il 75% delle lezioni.
Le università devono
organizzare lezioni sia in presenza che a distanza, in base all'andamento del
quadro epidemiologico del Paese.
Viene "fortemente
raccomandato" a tutti i cittadini di non spostarsi, con mezzi privati o
pubblici, se non per motivi di lavoro o di salute.
Strade o piazze dove c'è
pericolo di assembramenti possono essere chiuse alle ore 21:00, salvo l'accesso
e il deflusso di commercianti e residenti.
Chiusi anche gli impianti
sciistici, che possono essere utilizzati solo dai professionisti per gli
allenamenti e dagli amatori, solo se seguiranno le linee guida di Regioni e Cts
per evitare assembramenti.
Stop anche a fiere, congressi,
convegni in presenza, che si possono tenere solo a distanza.
Le cerimonie pubbliche si
devono svolgere senza la presenza di pubblico.
Rimangono aperti i musei e
luoghi di cultura, che devono seguire le norme di sicurezza e con flussi di
visitatori contingentati.
Per quanto riguarda le
funzioni religiose, si possono svolgere consentendo la distanza di un metro tra
i fedeli ed evitando assembramenti, tenendo conto delle dimensioni e delle
caratteristiche dei luoghi.
Le visite nelle Rsa o nelle
strutture riabilitative sono limitate ai soli casi indicati dalla direzione
sanitaria della struttura.
Le attività commerciali al
dettaglio possono rimanere aperte, ma devono assicurare la distanza di almeno
un metro tra i clienti, ingressi dilazionati e la permanenza all'interno solo
per il tempo dell'acquisto“.
Nel Dpcm viene
"fortemente consigliato" lo “smart working come modalità di lavoro,
sia per le aziende private che per il pubblico.
Chiuse anche sale bingo,
sale giochi, sale scommesse e casinò.
Per quanto riguarda le
feste, sono vietate sia al chiuso che all'aperto, sia per cerimonie civili che
religiose.
Anche per le abitazioni
private è fortemente sconsigliato accogliere persone diverse dai conviventi, se
non per motivi lavorativi o di urgenza”.
Queste, in sintesi, le
misure adottate dal governo, all’indomani dell’incremento dei contagi. Già
martedì dovrebbe essere varato un decreto con tutte le misure di ristoro per le
attività commerciali, coinvolte nel Dpcm.
Il lockdown chiesto da molte
regioni non è stato attuato così come la limitazione alla circolazione tra una
regione e un’altra. Scongiurata la chiusura totale della Campania.
"Nel Paese c'è molta stanchezza - ha affermato il primo ministro, Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa tenuta oggi alle ore 13:30. La pandemia prova rabbia e frustrazione. Mi rendo conto dei sacrifici che chiediamo a tante categorie ha proseguito il premier-. I ristori arriveranno sul conto corrente dei diretti interessati con bonifico bancario dell'Agenzia delle Entrate. L'obiettivo è quello di "tenere sotto controllo la curva epidemiologica perché solo così riusciremo a gestire la pandemia senza rimanerne sopraffatti. Ma questo significa offrire risposta efficiente e cure adeguate a tutti i cittadini e scongiurare lockdown generalizzato, il Paese non può più permetterselo. Se a novembre rispetteremo le regole - ha aggiunto Conte - riusciremo a tenere la curva sotto controllo ed allentare, poi, le misure per affrontare dicembre e Natale con maggiore serenità". In riferimento agli aiuti alle categorie penalizzate dalle chiusure, il premier ha assicurato che il Governo “assicurerà indennizzi a chi sarà colpito dal nuovo Dpcm. Verrà, inoltre, sospesa la seconda rata dell'Imu, confermata la cassa integrazione, una ulteriore mensilità del reddito di emergenza e misure di sostegno alla filiera agroalimentare. L'Italia è un grande Paese - ha concluso il presidente del consiglio -. L'abbiamo dimostrato la scorsa primavera, ce l'abbiamo fatta nella prima fase e ce la faremo anche adesso. Da parte del governo ci possono essere stati degli errori, si può far sempre meglio ma non ci sono state sottovalutazioni. Abbiamo lavorato su tutti i fronti. Quando si affronta una guerra non è che si può dire di non aver fatto abbastanza per vincere. Gli stessi italiani probabilmente sono più frustati rispetto alla prima ondata. Ma se siamo un Paese forte lo dimostreremo anche adesso, i conti si fanno alla fine e noi ce la faremo anche questa volta".
(Fonte tgcom 24 e Ansa)
Nessun commento:
Posta un commento