Il Covid – 19 continua a galoppare in Italia. Anche oggi, la curva dei contagi è in netta salita. Secondo quanto riportato dal bollettino, diramato, dal ministero della salute, sono 31.084 i nuovi casi positivi. 199 i decessi per un totale di 38.321 vittime. Sempre secondo i dati, diramati dal ministero, sono 16.994 i ricoverati nei reparti ordinari degli ospedali, con un incremento, rispetto a ieri, di 1.030 unità. Sale anche il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva. Oggi sono 95 in più per un totale di 1.746 persone. L'aumento degli attualmente positivi, in un giorno, è di 26.595 che portano il totale dei malati a 325.786. Ridotto, invece, l'incremento dei guariti. Sono 4.285 nelle ultime 24 ore per un totale di 283.567.
Nel pomeriggio, si è tenuta una conferenza stampa dei vertici dell’Istituto superiore di sanità che hanno evidenziato come l’Italia si stia incamminando verso lo scenario 4. Una ipotesi che tutti scongiuriamo, ma che, nei fatti, ci sta traghettando verso il lockdown.
Nel corso della conferenza stampa, il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, ha ribadito che ci troviamo di fronte ad un “Paese che ha adottato misure importanti che si stanno implementando, i cui effetti vedremo alla fine della prossima settimana. 15-20 giorni sono i tempi per comprendere come agiscono sulla diffusione dell'infezione, alle quali però si possono e si debbono inserire ulteriori misure che possono essere e a livello nazionale e a livello locale”.
L’indice Rt, in molte
regioni è salito sopra la soglia 1. Ci si attesta ad un Rt a 1.7. Questi sono
dati, riferiti alla settimana scorsa. Secondo l’Iss, nel periodo compreso tra l’8
e il 21 ottobre, “l'indice di trasmissibilità Rt, calcolato sui casi
sintomatici, è pari a 1,70. Si riscontrano valori di Rt, superiori a 1,25,
nella maggior parte delle Regioni/PA italiane, con valori superiori a 1,5.
Piemonte e Lombardia hanno superato la soglia dell'Rt 2, sono rispettivamente a
2.16 e 2.09. La Provincia Autonoma di Bolzano e la Valle d'Aosta vicina al 2
(1.96)”.
Secondo i dati contenuti nel
monitoraggio settimanale del Ministero della Salute – Istituto superiore di
sanità, relativo alla settimana dal 19 al 25 ottobre, “in altre 10 regioni
italiane l'Rt ha superato la soglia dell'1.5, mentre in Campania l'Rt è poco al
di sotto dell'1.5, a 1.49
Hanno superato la soglia
dell'Rt 1.5 Calabria (1.66), Emilia Romagna (1.63), Friuli Venezia Giulia
(1.5), Lazio (1.51), Liguria (1.54), Molise (1.86), Provincia Autonoma di
Trento Rt (1.5), Puglia (1.65), Umbria (1.67) e Valle d'Aosta (1.89)”.
Sempre secondo quanto
diramato dall’Iss e dal ministero della salute, “sono 11 le regioni
classificate a rischio elevato di una trasmissione non controllata di Covid - 19
e 4 regioni (Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte) più la provincia di
Bolzano sono nello scenario 4.
Delle 11 regioni, 5 sono
considerate a rischio alto, a titolo precauzionale, ma il dato non è
attendibile perché la sorveglianza è insufficiente al momento della valutazione.
Secondo il direttore generale della prevenzione del ministero della salute, Gianni Rezza, "la percentuale dei positivi, sui tamponi effettuati, supera il 10% e non è un buon indicatore. Indica che l'epidemia galoppa, che il virus circola in maniera abbastanza veloce. Il numero di tamponi è ancora aumentato a 215.085 rispetto ai 201.452 di ieri. Stiamo aumentando la capacità di fare tamponi in maniera veramente ottima, rilevante".
Secondo, Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, “cruciale è il ruolo dei medici di medicina generale per garantire la gestione ottimale dei malati" Covid. Sono al centro dei questo percorso assistenziale e a loro va tutto il nostro plauso".
Nel report, ministero della
Salute e Iss ribadiscono che è fondamentale che la popolazione “eviti tutte le
occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che
non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile. È
obbligatorio, inoltre, adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare
le misure igienico-sanitarie relative a distanziamento e uso corretto delle
mascherine. Il monitoraggio sottolinea anche la necessità di rispettare le
misure raccomandate dalle autorità sanitarie compresi i provvedimenti
quarantenari dei contatti stretti dei casi accertati e di isolamento dei casi
stessi.
L'epidemia in Italia è in "rapido peggioramento" e ancora compatibile con uno scenario di tipo 3 ma in evoluzione verso uno scenario di tipo 4. Si segnala che in alcune Regioni italiane la velocità di trasmissione è già compatibile con uno scenario 4 con rischio di tenuta dei servizi sanitari nel breve periodo. Si conferma pertanto una situazione "complessivamente e diffusamente molto grave sul territorio nazionale con rischio di criticità importanti a breve termine in numerose Regioni/PA italiane".
(Fonte Iss – Ministero della
Salute)
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