Di natura sono molto tollerante. Raramente
mi arrabbio.
Oggi sono inc…………………………………, ma
veramente adirata!
A memoria non ricordo settimane
così piene di odio, così ricche di avvenimenti che lasciano l’amaro in bocca a
chi, come me, cerca ogni giorno di sorridere alla vita e cercare di operare con
onestà e umiltà.
Due parole che sembrano siano
state cacciate dal vocabolario corrente. Il dialogo e la correttezza non si sa
più dove siano finiti.
L’Italia sta attraversando un
periodo storico strano. Non si riesce più ad essere uniti, a condividere le
gioie, ad uscire di casa e passeggiare sotto una pioggia battente che, come per
magia, dovrebbe trascinare con se e debellare l’odio e il rancore, ma che,
purtroppo non riesce ad estirpare questo buio che ha il sapore della pece.
Ma dove siamo arrivati? Si
percepisce solo rancore. Non si riesce a vivere più. Accendi la televisione e
vorresti subito spegnerla. Voci che si accavallano, zuffe tra i politicanti del
giorno, discussioni accese sul nulla. Ma agli italiani qualcuno ci pensa o no?
Non lo so. Non lo posso sapere e
non ho la presunzione di dirlo. Non ho, ahimè, la sfera di cristallo.
Sono stata abituata a non fare di
tutta un’erba un fascio. A non giudicare prima di conoscere, a non scrivere
prima di aver verificato e, soprattutto, a rispettare le persone.
Questa parola, ‘’RISPETTO’’ non
la percepisco. Lungo la strada del nostro futuro è come se avesse perso la
bussola.
Non c’è più ‘’RISPETTO’’.
Rispetto per le leggi dello Stato, per la costituzione italiana, per le idee
altrui, per se stessi, per gli altri.
Ebbene si, sono arrabbiata anch’io.
Lo sono perché, ormai, la malvagità acceca le menti e i cuori di molti.
Ma come si può pensare di
oltraggiare una donna, un giovane, un esponente istituzionale, un anziano, un
bambino, un diversamente abile, un immigrato e via dicendo? Come si può inveire
contro un carabiniere? Le immagini che ho visto mi hanno provocato una
sensazione di nausea che non avevo mai provato. Come ci si può accanire contro
un tutore della legge, contro chi ci protegge ogni giorno e fa sacrifici immani
per tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica.
È un vilipendio alla Repubblica
italiana.
Stiamo scendendo nel baratro. Sono sempre stata una persona molto positiva e
voglio continuare ad esserlo. Nonostante non sia più una ragazzina, continuo,
nel mio piccolo, a cercare di acculturarmi sempre più. Leggo, scrivo, butto giù
qualche pensiero sul questa mia pagina personale, nella consapevolezza di
essere una goccia in mezzo all’oceano.
C’è bisogno di ‘’CULTURA’’. Di
cultura storica.
Ragazzi, vi prego, leggete,
studiate, riacquistate il vostro essere cittadini orgogliosi di vivere in una
nazione straordinaria. Riappropriatevi della parola ‘’Rispetto’’. Senza essa non oso pensare quale potrà essere
il nostro futuro.
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