Il “Centro
Culturale Gian Luigi Pascale – Museo Valdese”, il XV Circuito delle Chiese
Valdesi e l’Amministrazione Comunale di Guardia Piemontese, hanno organizzato
per sabato 20 febbraio la festa commemorativa del “XVII Febbraio” per celebrare
un solenne culto di ringraziamento, ricordando il riconoscimento dei diritti
civili e politici ai valdesi avvenuto nel 1848.
Il 17
febbraio 1848, il re di Sardegna Carlo Alberto firmava le "Lettere
Patenti" che ponevano fine a un lungo periodo di discriminazione dei
cittadini di fede valdese. Qualche giorno dopo un analogo provvedimento
riconosceva i diritti civili anche ai cittadini di fede ebraica. Per i valdesi
questo significava poter uscire dalle storiche Valli piemontesi dove erano
stati per secoli confinati, vessati e perseguitati. Significava aver accesso
alle professioni, alle scuole e alla libera residenza nelle città del Regno.
Non era ancora la piena libertà religiosa perché le "Patenti" non
prevedevano la possibilità di poter avere luoghi di culto e libera predicazione
al di fuori delle Valli.
Da diversi
anni la settimana intorno al 17 febbraio è stata istituita come “Settimana
della libertà”, durante la quale si promuovono incontri e iniziative di
solidarietà con chi soffre per la mancanza di libertà religiosa o per la
violazione dei diritti umani.
A Guardia
Piemontese la manifestazione si svolgerà nel centro storico dalle ore 16.00 con
il Culto pubblico che sarà tenuto dal pastore Gianni Genre della Chiesa valdese
di Pinerolo.
Alle 17.30
ci sarà la presentazione del libro “1561” con l’autore Claudio Ciarlo che
interpreta in chiave narrativa fatti realmente accaduti e nel contempo propone una versione nuova e
originale della vita del leggendario brigante rivoluzionario calabrese Marco
Berardi. “Ripercorrere la storia dei valdesi di Calabria negli anni 60 del
1500, significa riflettere su una parte di storia del nostro paese, guardare a
una realtà tragica ma anche importante per comprendere tasselli fondamentali
della nostra identità e del nostro passato. Fatti, quelli calabresi del 1561 ma
anche quelli che capitano nel Piemonte del duca di Savoia, che ci parlano di
libertà e di tolleranza negata, di violenze e di persecuzioni ma anche di
scelte compiute in nome della fede e della Verità” (Davide Rosso, direttore
della Fondazione Centro Culturale Valdese, Torre Pellice).
Alla
pubblica manifestazione parteciperanno autorità religiose e civili regionali,
l’Università della Calabria, i sindaci dei comuni di Acquappesa, Cetraro,
Fuscaldo, Montalto Uffugo, Santa Maria del Cedro, San Vincenzo La Costa, la
Fondazione Occitana, l’Istituto Comprensivo “Gaetano Cistaro”, l’Istituto
Professionale di Stato "San Francesco"- Servizi per l'Enogastronomia
e l'Ospitalità Alberghiera di Paola, l’ Istituto Tecnico per il Turismo ITT di
Acquappesa, la Proloco di Guardia Piemontese, il Consorzio del Cedro di Calabria, la Libera
Associazione Guide Ambientali Escursionistiche professionale - L.A.G.A.E.P. e le associazioni del territorio.
Numerosi i
rappresentanti delle varie chiese Valdesi d’Italia. Chiuderà l’evento il Consigliere
Regionale Giuseppe Aieta.
Alle ore
19.30 ci sarà l’accensione del falò, fuochi di gioia che vennero accesi per la
prima volta proprio nel 1848 per celebrare la novità della libertà. A seguire ci sarà l’Agape fraterna allietata dal gruppo musicale occitano Vent de Nòtes,
composto da ragazzi del luogo.
Il Presidente del Centro Culturale
Beatrice
Grill
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