martedì 16 febbraio 2016

Guardia Piemontese: Festa commemorativa del “XVII Febbraio”

Il “Centro Culturale Gian Luigi Pascale – Museo Valdese”, il XV Circuito delle Chiese Valdesi e l’Amministrazione Comunale di Guardia Piemontese, hanno organizzato per sabato 20 febbraio la festa commemorativa del “XVII Febbraio” per celebrare un solenne culto di ringraziamento, ricordando il riconoscimento dei diritti civili e politici ai valdesi avvenuto nel 1848.
Il 17 febbraio 1848, il re di Sardegna Carlo Alberto firmava le "Lettere Patenti" che ponevano fine a un lungo periodo di discriminazione dei cittadini di fede valdese. Qualche giorno dopo un analogo provvedimento riconosceva i diritti civili anche ai cittadini di fede ebraica. Per i valdesi questo significava poter uscire dalle storiche Valli piemontesi dove erano stati per secoli confinati, vessati e perseguitati. Significava aver accesso alle professioni, alle scuole e alla libera residenza nelle città del Regno. Non era ancora la piena libertà religiosa perché le "Patenti" non prevedevano la possibilità di poter avere luoghi di culto e libera predicazione al di fuori delle Valli.
Da diversi anni la settimana intorno al 17 febbraio è stata istituita come “Settimana della libertà”, durante la quale si promuovono incontri e iniziative di solidarietà con chi soffre per la mancanza di libertà religiosa o per la violazione dei diritti umani.
A Guardia Piemontese la manifestazione si svolgerà nel centro storico dalle ore 16.00 con il Culto pubblico che sarà tenuto dal pastore Gianni Genre della Chiesa valdese di Pinerolo.
Alle 17.30 ci sarà la presentazione del libro “1561” con l’autore Claudio Ciarlo che interpreta in chiave narrativa fatti realmente accaduti  e nel contempo propone una versione nuova e originale della vita del leggendario brigante rivoluzionario calabrese Marco Berardi. “Ripercorrere la storia dei valdesi di Calabria negli anni 60 del 1500, significa riflettere su una parte di storia del nostro paese, guardare a una realtà tragica ma anche importante per comprendere tasselli fondamentali della nostra identità e del nostro passato. Fatti, quelli calabresi del 1561 ma anche quelli che capitano nel Piemonte del duca di Savoia, che ci parlano di libertà e di tolleranza negata, di violenze e di persecuzioni ma anche di scelte compiute in nome della fede e della Verità” (Davide Rosso, direttore della Fondazione Centro Culturale Valdese, Torre Pellice).
Alla pubblica manifestazione parteciperanno autorità religiose e civili regionali, l’Università della Calabria, i sindaci dei comuni di Acquappesa, Cetraro, Fuscaldo, Montalto Uffugo, Santa Maria del Cedro, San Vincenzo La Costa, la Fondazione Occitana, l’Istituto Comprensivo “Gaetano Cistaro”, l’Istituto Professionale di Stato "San Francesco"- Servizi per l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera di Paola, l’ Istituto Tecnico per il Turismo ITT di Acquappesa, la Proloco di Guardia Piemontese,  il Consorzio del Cedro di Calabria, la Libera Associazione Guide Ambientali Escursionistiche professionale  - L.A.G.A.E.P. e le associazioni  del territorio.
Numerosi i rappresentanti delle varie chiese Valdesi d’Italia. Chiuderà l’evento il Consigliere Regionale Giuseppe Aieta.
Alle ore 19.30 ci sarà l’accensione del falò, fuochi di gioia che vennero accesi per la prima volta proprio nel 1848 per celebrare la novità della libertà.  A seguire ci sarà l’Agape fraterna allietata  dal gruppo musicale occitano Vent de Nòtes, composto da ragazzi del luogo.

                                                                                                                       Il Presidente del Centro Culturale 
                                                                                                                                               Beatrice Grill



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