venerdì 14 febbraio 2014

Sarà una vera svolta?

‘’La resa di San Valentino’’. Credo che non ci sia un titolo più adatto per commentare ciò che sta accadendo nel nostro Paese in queste ore. Ho assistito, come spettatrice e cronista attenta, al caos politico che si è scatenato, in queste ore, in una Roma blindatissima e assediata dagli operatori della comunicazione di tutto il mondo. Minuto dopo minuto flash di agenzia. Ore 15.00 di ieri, direzione del Pd. Via del Nazzareno un groviglio di telecamere, microfoni, colleghi assiepati davanti la sede democrat per raccontare ciò che stava accadendo in quella sede. Poi, lo streaming. Attenzione parla Renzi!. Cambio canale e diretta con il segretario nazionale del Partito democratico che incalza la platea e chiede di voltare pagina e uscire dalla palude. “Chi fa politica ha il diritto di rischiare - ha affermato. Scelgo l’ambizione smisurata”. Parole forti che provengono da un giovane uomo che, in pochi mesi, ha cavalcato l’onda ed è arrivato, come una ‘’Freccia Rossa’’ alla direzione democrat e, adesso, forse, alla presidenza del consiglio dei ministri.
Ore concitate. Oggi. Ore 13:30, o giù di lì, Letta sale al Quirinale. Dimissioni irrevocabili. Ore 17:00, al via le consultazioni del Capo dello Stato. Prima il presidente del Senato, Piero Grasso. Poi, il presidente della Camera, Laura Boldrini. A seguire i gruppi parlamentari. Un film già visto 10 mesi fa. L'iter mlo conosciamo fin troppo bene.
Sono consapevole che l’Italia ha bisogno di una svolta radicale. Ma una svolta vera con uomini e donne veri, trasparenti, ambiziosi si, ma, allo stesso tempo concreti. Uomini e donne di Stato il cui vero obiettivo sia il bene della penisola e dei cittadini. Si è sempre parlato, soprattutto negli ultimi giorni, di mancanza di lavoro, disoccupazione giovanile alle stelle, cassa integrazione, licenziamenti, suicidi di imprenditori, attanagliati dalla crisi economica e chi più ne ha più ne metta.
È ora di voltare pagina. È ora di schierarsi dalla parte dei più deboli e dare risposte ai tanti interrogativi e bisogni della popolazione. La politica deve uscire fuori dal Palazzo. La politica deve essere al servizio esclusivo del popolo. Bisogna saper ascoltare. Bisogna saper mediare. Bisogna saper rischiare. Matteo Renzi, credo abbia avuto coraggio. Lo ha fatto. Sta rischiando. Tutto ciò servirà? Riusciremo, prima o poi, ad andare a votare con una legge elettorale nuova? Riusciremo a vivere serenamente, a lavorare con dignità e professionalità senza lo spauracchio del licenziamento e dei soldi che non ci sono? Interrogativi, credo legittimi.  Punti di domanda che riempiono le menti, soprattutto dei più giovani. Ed è proprio a loro che bisognerebbe guardare. A quei giovani, disillusi dalla politica, che vorrebbero essere, magari, protagonisti della loro vita e contribuire al benessere di tutti, senza dover pensare di lasciare la propria terra d’origine per cercare lavoro all’estero. Bisogna amare di più l’Italia. Dobbiamo tutti cercare di rispettarla di più.
Non so cosa accadrà nei prossimi giorni. Sicuramente, avremo un nuovo premier. A Lui va l’appello a fare presto. A continuare ad amare l’ITALIA. Ne abbiamo tutti bisogno.  

Maria Cristina Saullo

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