Grande successo per l’iniziativa
editoriale “Pollino. Gli uomini, i segni, il paesaggio”. Orsomarso e il Parco
Nazionale del Pollino sono stati tra i protagonisti indiscussi del Salone
Internazionale del Libro che si è tenuto a Torino nei giorni scorsi.
Nell’ambito della kermesse,
sono state presentate le nuove attività editoriali volute dall’ente Parco
Nazionale del Pollino, in collaborazione con la casa editrice Rubbettino.
Alla conferenza che ha
promosso il lancio editoriale dedicato alle bellezze, alle tradizioni e alla
storia delle comunità del Pollino, hanno preso parte il presidente del Parco, Domenico Pappaterra, Bruno Niola, dirigente
del Parco nazionale del Pollino, lo storico, Giovani Russo, autore della “Guida
ai Monasteri del Mercurion”, il fotografo, Pietro Rotondaro, autore delle
immagini della “Guida ai Monasteri del Mercurion” e l’editore, Florindo
Rubbettino.
“Sono stati 5 giorni di grande cultura oltre
confine – hanno dichiarato Giovanni Russo e Pietro Rotondaro -. Abbiamo avuto
la grande opportunità di portare una voce culturale nuova che parla delle
nostre origini e dei nostri paesaggi, all’interno di un contesto internazionale
di pregio come il Salone internazionale del Libro”. L’evento – ha affermato
Rotondaro – è stato molto interessante. L'afflusso di pubblico è stato
altissimo e le attività allo stand regionale sono proseguite con entusiasmo. Il
19 Maggio, abbiamo presentato il libro
“Guida ai Monasteri del Mercurion”, che ha riscosso grande apprezzamento da
parte di pubblico e addetti ai lavori. Il lavoro editoriale - hanno ribadito
gli autori, Giovanni Russo e Pietro Rotondaro,- consente di fare un tuffo nel
passato e di colmare lacune di conoscenza che aiutano a comprendere meglio la
ricchezza del Parco Nazionale del Pollino, un tempo "Mercurion", area
geografica "ascetica", in cui i monaci italo - greci si insediarono
per circa ottocento anni, dal VII al XIV secolo. Aneddoti, ricostruzioni
storiche, fotografie, itinerari, delineano, quindi, una vita tanto sconosciuta
quanto suggestiva, che contribuisce ad
aumentare il fascino del Parco Nazionale e dei monti di Orsomarso”.
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