Sono passati circa 3 mesi dalla tragedia della ‘’Costa Concordia’’ e l’Isola del Giglio sembra destinata ad essere circondata da navi .
È come se un vortice magico, indirizzasse i natanti verso quella costa incontaminata. Un triangolo delle bermuda tutto italiano? No… credo sia solo frutto della fatalità.
Ieri, l’ennesimo allarme. Una nave russa, che trasportava grano, diretta ad Oristano, si è fermata davanti all'isola toscana. “La sosta - come ha dichiarato l'ammiraglio Ilarione Dell'Anna, comandante della capitaneria di porto di Livorno - è stata decisa dal capitano della nave, in attesa di un miglioramento delle condizioni meteo.
La notizia, ha, però, creato non poche preoccupazioni , soprattutto dopo il recente naufragio della Costa Concordia, ma una unità della Guardia costiera ha verificato che é tutto a posto.
Intanto, il peggioramento delle condizioni meteo marine non ha fermato le attività di pulizia dei fondali dell'Isola del Giglio, con i tecnici delle società Smit Salvage e Neri impegnati nel recupero di materiali e oggetti usciti dalla Concordia. Un disastro, costato la vita a 32 persone, con due delle vittime ancora disperse.
È come se un vortice magico, indirizzasse i natanti verso quella costa incontaminata. Un triangolo delle bermuda tutto italiano? No… credo sia solo frutto della fatalità.
Ieri, l’ennesimo allarme. Una nave russa, che trasportava grano, diretta ad Oristano, si è fermata davanti all'isola toscana. “La sosta - come ha dichiarato l'ammiraglio Ilarione Dell'Anna, comandante della capitaneria di porto di Livorno - è stata decisa dal capitano della nave, in attesa di un miglioramento delle condizioni meteo.
La notizia, ha, però, creato non poche preoccupazioni , soprattutto dopo il recente naufragio della Costa Concordia, ma una unità della Guardia costiera ha verificato che é tutto a posto.
Intanto, il peggioramento delle condizioni meteo marine non ha fermato le attività di pulizia dei fondali dell'Isola del Giglio, con i tecnici delle società Smit Salvage e Neri impegnati nel recupero di materiali e oggetti usciti dalla Concordia. Un disastro, costato la vita a 32 persone, con due delle vittime ancora disperse.
Da quanto si è appreso, sono “2.042,5 metri cubi di idrocarburi e 240 metri cubi di acque nere estratti dai serbatoi della nave, eliminando, così, in breve tempo, il grave pericolo che gravava sull'ecosistema marino”.
La salute del mare è stata, inoltre, costantemente monitorata grazie alle analisi di Ispra e Arpat e, ad oggi, non risultano valori alterati.
Le attività, adesso, sono concentrate nell'ambito dei piani di recupero del relitto, al vaglio dell'advisor indicato dalla società ‘’Costa Crociere’’, con lo scopo di ridurre al minimo l'impatto ambientale e l'intralcio alle normali attività socio-economiche della popolazione del Giglio.
Il tutto, anche in virtù dell’imminente arrivo della stagione estiva che tutti auspichiamo risollevi l’economia di un lembo di terra tra i più belli d’Italia.
Il tutto, anche in virtù dell’imminente arrivo della stagione estiva che tutti auspichiamo risollevi l’economia di un lembo di terra tra i più belli d’Italia.
Nessun commento:
Posta un commento