martedì 9 giugno 2015

Accoglienza, solidarietà, umanità...a Scalea

Occhi sgranati dalla paura. Una lacrima che scorre sul volto di un bambino indifeso. Una manina che ti chiede aiuto. Uomini, donne, bambini che scappano dal loro paese, in cerca di un futuro migliore. Sono giorni, settimane, mesi, che assistiamo, il più delle volte con un senso di impotenza, a sbarchi di immigrati sulle coste del Sud Italia. Persone, ammassate su barconi alla deriva, salvati dai nostri militari nelle acque del mediterraneo. Cittadinanze intere, operatori sanitari, forze dell’ordine, parrocchie, associazioni che si prodigano, quotidianamente, per dare assistenza ai più bisognosi. È accaduto questo anche a Scalea. Ieri mattina, davanti il piazzale antistante la chiesa di San Giuseppe Lavoratore, circa 200 immigrati, in transito su tre pullman, diretti a Milano nei centri di accoglienza, hanno fatto sosta nella cittadina tirrenica. Durante la notte, da quanto si è appreso, il motore di uno dei bus, provenienti da Trapani, è andato in avaria. Da qui la decisione di fermarsi nel posto più vicino. Gli immigrati, la maggioranza di origine eritrea, sono rimasti assiepati nell’aria adiacente il luogo di culto fino alla tarda mattinata, quando è arrivato un autobus da Cetraro, che ha permesso loro di continuare il viaggio verso la Lombardia. Intorno alle 08:00 del mattino, sentendo voci, provenire dall’esterno, il parroco della Chiesa di San Giuseppe Lavoratore, Monsignor Cono Araugio, insieme al suo vice, Don Fiorino, si sono recati sul posto per rendersi conto della situazione. Da qui, uno scatto di orgoglio e fratellanza senza eguali. Subito in moto la macchina dei soccorsi e della solidarietà. Le porte della canonica, sono state aperte per permettere ai migranti di rifocillarsi. Anche i servizi igienici del vicino campo sportivo sono stati messi a disposizione degli ospiti. I sacerdoti si sono prodigati, insieme alla benevolenza di molti cittadini per sopperire alle esigenze di tutti loro. Gli stessi hanno cercato di comprendere di cosa avessero bisogno. Molti, cercavano un telefono facendo segno con la mano. Sono stati regalati rosari che spiccavano sul petto dei più, generi alimentari di ogni tipo, soprattutto ai bimbi. I parrocchiani, hanno donato loro latte, acqua, biscotti e cappellini colorati per rifocillarsi dal caldo. Sul posto, prontamente allertati, sono giunti i carabinieri della compagnia di Scalea, i vigili urbani, dipendenti comunali e molti altri cittadini. In loco anche un’ambulanza del 118 che ha prestato soccorso ad una persona che aveva accusato un malore. Intorno alle ore 10:00 i tre autobus sono riusciti a partire per la città meneghina, dove la Croce rossa ha accolto gli immigrati.


M.S.

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