martedì 30 maggio 2017

Orsomarso e il Parco Nazionale del Pollino leader al Salone Internazionale del Libro

Grande successo per l’iniziativa editoriale “Pollino. Gli uomini, i segni, il paesaggio”. Orsomarso e il Parco Nazionale del Pollino sono stati tra i protagonisti indiscussi del Salone Internazionale del Libro che si è tenuto a Torino nei giorni scorsi.
Nell’ambito della kermesse, sono state presentate le nuove attività editoriali volute dall’ente Parco Nazionale del Pollino, in collaborazione con la casa editrice Rubbettino.
Alla conferenza che ha promosso il lancio editoriale dedicato alle bellezze, alle tradizioni e alla storia delle comunità del Pollino, hanno preso parte il presidente del  Parco, Domenico Pappaterra, Bruno Niola, dirigente del Parco nazionale del Pollino, lo storico, Giovani Russo, autore della “Guida ai Monasteri del Mercurion”, il fotografo, Pietro Rotondaro, autore delle immagini della “Guida ai Monasteri del Mercurion” e l’editore, Florindo Rubbettino.

 “Sono stati 5 giorni di grande cultura oltre confine – hanno dichiarato Giovanni Russo e Pietro Rotondaro -. Abbiamo avuto la grande opportunità di portare una voce culturale nuova che parla delle nostre origini e dei nostri paesaggi, all’interno di un contesto internazionale di pregio come il Salone internazionale del Libro”. L’evento – ha affermato Rotondaro – è stato molto interessante. L'afflusso di pubblico è stato altissimo e le attività allo stand regionale sono proseguite con entusiasmo. Il 19 Maggio,  abbiamo presentato il libro “Guida ai Monasteri del Mercurion”, che ha riscosso grande apprezzamento da parte di pubblico e addetti ai lavori. Il lavoro editoriale - hanno ribadito gli autori, Giovanni Russo e Pietro Rotondaro,- consente di fare un tuffo nel passato e di colmare lacune di conoscenza che aiutano a comprendere meglio la ricchezza del Parco Nazionale del Pollino, un tempo "Mercurion", area geografica "ascetica", in cui i monaci italo - greci si insediarono per circa ottocento anni, dal VII al XIV secolo. Aneddoti, ricostruzioni storiche, fotografie, itinerari, delineano, quindi, una vita tanto sconosciuta quanto suggestiva, che contribuisce ad  aumentare il fascino del Parco Nazionale e dei monti di Orsomarso”.

venerdì 26 maggio 2017

Addio alla regina del Cashmere

Era considerata la regina del cashmere.
L'autorevole quotidiano americano, il ''New York Times'', l'aveva incoronata per l'utilizzo di quella lana preziosa in quasi tutti i suoi abiti.
Ci ha lasciati Laura Biagiotti. Icona di stile. Ambasciatrice del made in Italy nel mondo. Stilista lungimirante. Donna, madre, professionista amata per le sue creazioni.
Era considerata la signora della moda.
Ed è proprio così.
Il suo essere così nobile nelle sue creazioni, nei suoi gesti, nel suo modo di vivere l'arte ha affascinato chiunque nel globo.
I più l'hanno amata, adulata, apprezzata.
E' andata via come un soffio di vento in una serata primaverile, dove i profumi della sua amata Roma avvolgevano e inebriavano l'essere.
Emblematico il tweet della figlia Lavinia, che sul suo profilo ufficiale ha postato un brano del Vangelo di San Giovanni: 'Nella casa del padre mio vi sono molti posti. Se no, ve lo avrei detto. Io vado a preparavi un posto'.
Arrivederci Laura. Da lassù, continuerai a colorare le nostre vite e a scaldarci con il soffice batuffolo del cashmere.


martedì 23 maggio 2017

Interrogativi in una giornata che non avremmo mai voluto vivere....

Ho aperto gli occhi, questa mattina, con la mente focalizzata al 23 maggio di 25 anni fa, in cui perse la vita il giudice, Giovanni Falcone. Da allora, ogni anno, ogni minuto, ogni secondo, ogni attimo della mia esistenza lo passo ricordando l’insegnamento di quell’uomo, di quei due eroi che ci hanno lasciato.
Davanti ad una tazza bollente di caffè, accendo la tv, già sintonizzata sulle breking news del mattino e il mio cuore inizia a battere all’impazzata. Un senso di paura assale la mia anima. Davanti a me lo schermo con un titolone e, come sfondo, il lampeggiare delle sirene e un fuggi fuggi generale. Chiudo gli occhi per un istante. Li riapro e capisco di essermi ritrovata nuovamente immersa in una notizia che, proprio oggi, non avrei voluto leggere: “Attentato terroristico a Manchester. Bilancio provvisorio: 19 morti e 59 feriti”. (Bilancio che, con il passare delle ore è stato aggiornato. Qualche minuto fa il bilancio si è aggravato: 22 morti e 59 feriti. Un bilancio destinato ad essere aggiornato).
Una strage di ragazzini. Saffie aveva solo 8 anni. Gina 18. Un attacco alla beltà di fanciulli che erano andati a vedere il concerto della loro cantante preferita. Una serata di festa, tramutata in una carneficina. No. Non lo accetto.
Mi alzo dal divano, cerco di capire. Gironzolo per casa e non riesco a trovare risposte. Intanto le immagini continuano a scorrere nell’etere. 
Fotogrammi strazianti, come un film già visto. Dalla strage di Tel Aviv del 2001, a Charlie Ebdo, Bataclan, Istanbul solo per citarne alcuni. Gli scatti passano come un rullo nella mia testa.
Continuo, attonita, a guardare la televisione. Scorgo urla, rabbia, tormento, disorientamento, angoscia. Tutte parole che non si vorrebbero mai pronunciare, che non si vorrebbero mai provare.
Eppure siamo qui, in un triste martedì di maggio, un 23 maggio che vorremmo tutti dimenticare, un giorno che non vorremmo mai aver voluto vivere 25 anni fa, che ci fa ripiombare nella tristezza più totale.
Come si può pensare di uccidere degli adolescenti, dei bimbi inermi in questo modo? Perché siamo arrivati a tutto ciò?
Interrogativi legittimi. Domande, magari fuori luogo, che meritano una risposta.
Si è vero. Non possiamo non continuare a vivere spensieratamente. Dobbiamo reagire, dobbiamo continuare a vivere la nostra quotidianità come sempre.
Una frase mi viene in mente: “Chi ha paura muore ogni giorno. Chi non ha paura muore una sola volta”.
Mai come oggi, non potevano essere più attuali queste parole del giudice, Paolo Borsellino che, esattamente, 57 giorni dopo quel tragico 23 maggio del 1992, era il 19 luglio, raggiunse il suo amico di sempre in un luogo dove la pace e la serenità regnano sovrani, lasciandoci orfani di due uomini e altrettanti eroi (la loro scorta) le cui idee e insegnamenti camminano sulle mie, sulle nostre gambe ogni giorno. 

martedì 21 febbraio 2017

M'Illumino di Meno..... Al via la XIII edizione

''M'illumino di Meno''. Anche quest'anno, al via la XIII edizione della festa del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili con lo slogan: ''Spegniamo le luci e accendiamo l'energia della condivisione''. Tutta Italia aderisce all'iniziativa della Croce Rossa italiana e Radio 2. La trasmissione ''caterpillar'', sarà in diretta dalle ore 18.00 alle ore 20.00, per seguire gli spegnimenti in giro per l'Italia.
 A Scalea, il comitato Cri Alto Tirreno cosentino, ha organizzato una serie di iniziative per condividere con i cittadini un pomeriggio, ricco di contenuti. 
Si inizia alle ore 17.30 con il raduno, in Piazza Aldo Moro, dei volontari del comitato Cri. 
Alle ore 18.00, partenza delle squadre di volontari per la campagna di sensibilizzazione sul risparmio energetico presso le attività commerciali della cittadina tirrenica. A coloro che aderiranno all'iniziativa, il comitato della Croce Rossa Italiana, donerà una candela decorata dai volontari. 
Poi, a partire dalle ore 21.00, al termine dell'attività, il comitato Cri ha organizzato una cena solidale, aperta alla cittadinanza, offerta dai volontari con la condivisione di piatti tipici locali, che si terrà nei pressi della sede, sita in Piazza Garibaldi. Il tutto, in collaborazione con la pasticceria ''Daniela''.
Infine, al termine della cena sociale, il comitato Cri metterà a disposizione della popolazione telescopi, posizionati sul lungomare, per osservare le stelle, presso la sede dell'Associazione nazionale marinai d'Italia, sezione di Scalea.

La crisi senza precedenti fra Trump e l’intelligence

Posto, con molto piacere, questo articolo del prof., Mario Caligiuri, pubblicato il 20 febbraio scorso su ''Limes'', rivista italiana di Geopolitica. Un'analisi a 360° sull'intelligence Usa e il rapporto con il neo Presidente Trump.

"Il mandato di Donald Trump è nato sotto il segno dell’intelligence.

Fresco di vittoria alle urne, il presidente eletto si rivolse direttamente agli esponenti dei servizi segreti, ringraziandoli in modo inconsueto insieme a familiari e collaboratori della campagna elettorale.

Adesso è in aperta polemica con loro perché non gli passerebbero tutte le informazioni di cui dispongono.

Il sistema di intelligence, in cui la Cia ha un ruolo preminente, dipende direttamente dal presidente, che di prima mattina ne incontra il direttore per un briefing quotidiano.

Di conseguenza, se Trump non può fidarsi della propria intelligence, che a sua volta lo ritiene inaffidabile, si pone un problema fondamentale. Non solo per gli Stati Uniti, ma per tutto l’Occidente.

Riemergono le critiche alla Cia avanzate negli anni Sessanta dal primo testo che ha affrontato analiticamente il ruolo dei servizi nel sistema politico, il celebre “Il governo invisibile” di David Wise e Thomas B. Ross. Lì una delle accuse più rilevanti rivolte all’agenzia di Langley era quella di compiere una politica estera tutta sua, sfuggendo al controllo del presidente e del Congresso.

Da sempre all’interno dell’intelligence americana convivono molte anime e differenti sensibilità, ma nel XXI secolo, segnato dalla lotta al terrorismo e alla criminalità oltre che dalla sorveglianza globale, questo settore è diventato decisivo.

Chi prima e meglio conosce ha uno straordinario vantaggio competitivo. È così dalla notte dei tempi, ma oggi nella società liquida dalla comunicazione immediata non si può fare a meno di un’intelligence efficace, con tutto quello che ciò comporta.

Inoltre, Trump accomuna nei suoi attacchi l’intelligence a una parte dell’informazione. L’accostamento non è casuale: il sistema mediatico, nella sua dimensione globale, è sempre più centrale nell’orientare i cittadini.

Questi ultimi decidono sempre di più sulla base dell’aria che tira, dominata dalla “post-verità” (più comunemente nota come “menzogna”), in una dimensione in cui le opinioni si equivalgono, rendendo indistinguibile l’informazione dalla propaganda e il vero dal falso.

Si resta confusi a osservare una società in cui, proprio attraverso l’informazione, sembrano convivere la trasparenza assoluta (WikiLeaksPanama PapersVatileaks e via dicendo) con la manipolazione più sottile o più sfacciata.

In ogni caso, quello che sta accadendo in questo periodo negli Usa va seguito con grande attenzione, senza derubricarlo a populismo, intemperanza, visione ideologica: nella sua essenza, è una lotta di potere, che ne segna in profondità la trasformazione.

Una lotta nella quale l’intelligence, cioè la capacità di orientarsi nel reale e anticipare gli eventi, è diventata la chiave di tutto".

venerdì 17 febbraio 2017

Tanti i modelli e le modelle che si sono proposti per le nuove linee di Daniela Moretti

Sono circa trenta le modelle ed i modelli che hanno chiesto alla creatrice di gioielli, Daniela Moretti, di prendere parte, in qualità di testimonial, allo shooting fotografico che si terrà, nei prossimi giorni, per presentare in ambito nazionale ed internazionale le nuove linee realizzate dalla designer lucana.

“Sono stati giorni intensi - spiega l’artista originaria di Rionero in Vulture (Pz) – non solo dal punto di vista produttivo, ma anche da quello ideativo, per cercare di dare forma e sostanza a gioielli ed accessori che potessero legarsi in maniera indissolubile ai volti di chi vestirà per un anno intero le mie creazioni. Sono felice non solo per il riscontro numerico, ma anche per la qualità dei ragazzi e delle ragazze che hanno inviato domanda di adesione al contest. Adesso, insieme alle persone del mio staff che curano la comunicazione e l’immagine, passeremo al setaccio ogni foto pervenuta, allo scopo di individuare il volto femminile e quello maschile della campagna advertising 2017. Nella prossima settimana sarà una gioia rendere noti i nominativi delle persone prescelte. Intanto che ciò avvenga mi preme sottolineare che tutte le candidature saranno inserite nel nostro database, consentendo a questi giovani di essere chiamati per i futuri set fotografici e per le sfilate. Lo shooting sarà realizzato nei luoghi che connotano la Basilicata al massimo del suo splendore. I due modelli riceveranno un contratto di lavoro pari ad euro 250 cadauno, che verrà corrisposto a conclusione degli scatti e in occasione della presentazione del materiale fotografico realizzato».


«In questi giorni – conclude Daniela Moretti – effettueremo anche un sopralluogo per individuare i luoghi in cui ambientare i set. L’intento è far conoscere la memoria e la modernità della nostra terra. Ma non è tutto: allo scopo di dare massima espressione al termine creatività ho chiesto ad alcuni studenti dei corsi di cinema e di fotografia della Rome University of Fine Arts di gestire l’intero percorso fotografico. Ho avuto modo di apprezzare questi ragazzi, che considero geni dell’obiettivo, nel corso di un evento che si è tenuto nello scorso mese di novembre a Roma e sono convinta che faranno un grandissimo lavoro. Il gruppo sarà guidato da Viviana Lorelli, Yari Saccotelli e Giulia Dedola. Freschezza, dinamismo, eleganza e natura: queste le direttrici che seguiremo. I frutti di questo prezioso lavoro sarà poi presentato al pubblico in occasione di un convegno che avrà luogo nella suggestiva cornice di palazzo “Giustino Fortunato” a Rionero in Vulture (Pz), tra la fine di marzo e i primi di aprile, tra addetti ai lavori e i personaggi più amati del jet-set nazionale ed internazionale».

mercoledì 3 agosto 2016

Banca del tempo a Scalea. Aiutare il prossimo e regalare un sorriso

Regalare il proprio tempo a chi ne ha più bisogno. Scambiare, reciprocamente, attività, servizi e cultura. Questo il senso della ‘’Banca del Tempo’’. Un’associazione libera tra persone che si auto – organizzano volontariamente e si scambiano tempo per aiutarsi soprattutto nelle piccole necessità quotidiane. Uomini e donne impegnati nel sociale per sopperire alle problematiche più svariate che affliggono la popolazione. A Scalea, c’è chi opera in tal senso, collaborando con gli altri sodalizi presenti sul territorio per portare conforto, dare aiuto concreto a chi lo richiede. Da più di un anno, un gruppo di cittadini si è unito per operare in tal senso. Anche in città è, infatti, nata la ‘’Banca del tempo’’, con sede provvisoria presso l’associazione nazionale carabinieri. 25 i soci, di cui quattro fondatori. Il presidente è Clementina Grisolia. Una persona che ha sempre fatto volontariato e si è, negli anni, prodigata, più volte, per i più bisognosi. Sono molte le attività che portano avanti all’interno della Onlus e numerose le collaborazioni fattive con le altre realtà sociali, i cui membri portano, ogni giorno, anche e solo un sorriso ai più deboli. Hanno aderito al 5 per 1000 e collaborano con il centro servizi per il volontariato. Ultimamente, poi, hanno anche effettuato un corso per l’uso del defibrillatore.  Nella ‘’Banca del Tempo’’, il valore delle attività scambiate corrisponde, unicamente, alle ore impiegate per realizzarle. La regola è coniugare l’utilità con il piacere. Può aderire chiunque. Ognuno di noi è in grado di offrire qualcosa di utile ad altri e tutti hanno bisogno di qualcosa. Tutti sono portatori di valori. In questo modo, si annullano le differenze fra giovane e anziano, ricco e povero, comunitario ed extracomunitario, disabile e normodotato. Tutte le prestazioni hanno lo stesso valore. Non c’è differenza alcuna. Il faro che si segue è quello dell’aiuto, della solidarietà, dell’amore verso il prossimo, soprattutto per che soffre e ha bisogno di una carezza.

Ha vinto lo Stato. Ha vinto l'Italia. Abbiamo vinto tutti noi.

  30 anni di latitanza. 30 anni di misteri, depistaggi, ombre sul latitante più ricercato al mondo. Questa mattina, all’alba, in una clinica...