martedì 6 marzo 2018

La cultura islamica al master sull'intelligence


“Comprendere il mondo islamico è uno dei problemi del mondo contemporaneo e va affrontato con competenza e serietà”. Lectio del direttore del laboratorio del mediterraneo islamico dell’Unical, Alberto Ventura, al master sull’Intelligence, diretto da Mario Caligiuri.
Il docente, ha illustrato le coordinate culturali per comprendere l’islam, identificandolo attraverso la lingua, la storia, la cultura, spiegando anche le differenze tra sunniti e sciiti, valori e l’ideologia dell’Islam.
Ventura ha, poi, evidenziato la gradazione delle autorità delle fonti: il Corano, la Sunna e il Consenso che è “l’elaborazione della dottrina, verificato generazione per generazione. Il fondamentalismo, si basa sull’interpretazione letterale dei testi. Il fenomeno, dopo essere nato alla fine degli anni ‘20 del novecento in Arabia Saudita, si è imposto con la guerra in Afghanistan e sviluppato con la strategia del “nemico lontano”, identificato con l’Occidente.
L’attentato dell’11 settembre - ha continuato Ventura - è andato al di là delle previsioni, ma non ha provocato la legittimazione popolare nel mondo islamico. Dopo Al-Quaeda si è imposta l’Isis, quasi del tutto debellata, ma, sicuramente, ci saranno evoluzioni non prevedibili. Per rispondere in modo efficace occorre conoscere storia, cultura e genesi del mondo musulmano e del fondamentalismo.
Anche l’informazione generalizza e semplifica e invece di aiutare la comprensione profonda la banalizza. Infine – ha affermato il docente - la scuola ha un ruolo decisivo per promuovere l’associazione tra le culture, approfondendo, in questa direzione, la cultura islamica attraverso la formazione degli insegnanti e la definizione di programmi specifici”. 

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