mercoledì 7 marzo 2012
...Lezione di vita!
"Certe cose non si fanno per coraggio. Si fanno per continuare a guardare, serenamente, negli occhi i propri figli e i figli dei propri figli"... (Carlo Alberto Dalla Chiesa)
Ho appena finito di leggere, tutto d'un fiato, un libro dedicato al Generale dei carabinieri, Carlo Alberto Dalla Chiesa. Uno scritto pieno di speranza e voglia di giustizia.
La frase che ho apposto in appendice è, per me, significativa di una volontà dell'anima di continuare ad operare con passione e dedizione verso le leggi dello stato.
Il coraggio non serve. Le azioni, quelle portate avanti con spirito di servizio e amore verso la giustizia e la legalità, dovrebbero essere la colonna portante del vivere quotidiano. L'insegnamento del generale Dalla Chiesa è proprio questo.
Un insegnamento che porta dentro di se quella luce di riscatto di tanti uomini e donne che credono ancora nelle leggi e portano avanti la sua lezione di vità, sacrificata per tutti noi.
Guardare negli occhi un bimbo e trasmettergli serenità e amore per la vita è qualcosa di eterno e inestimabile...
venerdì 2 marzo 2012
...Forza Rossella..........
Pare si stia aprendo uno spiraglio nella spinosa vicenda di Rossella Urru, la cooperante italiana, rapita in Algeria ad Ottobre.
La Farnesina si sta adoperando per liberare la giovane sarda. da quanto si è appreso, il ministro degli esteri, Giulio Terzi, ha parlato con il collega algerino che ha promesso il suo personale interessamento. L'unità di crisi, infatti, sta seguendo passo passo questa vicenda difficile. "Ne ho parlato con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano - ha dichiarato Terzi - . Sono operazioni che richiedono determinazione, volontà e un pizzico di ottimismo".
Il capo della Farnesina ha, poi, spiegato che è in corso una missione di Margherita Boniver, "impegnata in contatti con le autorità dei Paesi coinvolti nella vicenda".
Forza Rossella...
L'Italia è con te...
giovedì 1 marzo 2012
...Ce la faremo?...
Riprendo, in toto, un articolo, apparso qualche minuto fa sull'Ansa. E' preoccupante la stima dell'Istat sul tasso di disoccupazione giovanile in Italia.
A questo punto l'interrogativo è d'obbligo: " Ce la faremo?"... Credo di si. Non è utopia, ma con passione, coraggio e voglia di mettersi in gioco ce la potremo fare... "Volere è potere", dicevano chi antichi... Noi Italiani siamo un popolo meraviglioso e anche nelle avversità sappiamo rialzare la china e andare avanti!!!
In Italia un giovane su tre e' senza lavoro. A gennaio il tasso di disoccupazione giovanile, ovvero l'incidenza dei 15-24enni disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca di lavoro, e' al 31,1%, in rialzo di 0,1 punti percentuali rispetto a dicembre 2011 e di 2,6 punti su base annua. Lo rileva l'Istat in base a stime provvisorie.
Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) ormai si colloca sopra quota 30% da 5 mesi, ovvero da settembre. E' quanto emerge dai dati provvisori dell'Istat relativi a gennaio 2012, mese che registra un tasso di disoccupazione giovanile al 31,1%, appena sotto il record raggiunto a novembre 2011 (31,2%).
Il tasso di disoccupazione a gennaio é al 9,2%, in rialzo di 0,2 punti percentuali su dicembre e di un punto su base annua. E' il tasso più alto da gennaio 2004 (inizio serie storiche mensili). Lo rileva l'Istat su stime provvisorie. Guardando alle serie storiche trimestrali è il più alto dal primo trimestre 2001.
Il numero dei disoccupati a gennaio è di 2,312 milioni, in rialzo del 2,8% su dicembre (64 mila unità). Lo rileva l'Istat su stime provvisorie. Su base annua l'aumento è del 14,1% (286 mila unità). E' il livello maggiore da gennaio 2004 (inizio serie storiche mensile) e con riferimento alle serie trimestrali dal terzo trimestre 2000.
(Fonte Ansa 1 marzo 2012)
(Fonte Ansa 1 marzo 2012)
lunedì 27 febbraio 2012
...Liberate Rossella Urru...
Mi associo all'appello, lanciato ieri da Fiorello per la liberazione di Rossella Urru...
Il 23 ottobre scorso, la cooperante italiana è stata rapita in un campo profughi del deserto algerino insieme a due colleghi spagnoli, Ainoha Fernandez de Rincon e il suo connazionale Enric Gonyalons.
Rossella dopo essersi laureata in Cooperazione internazionale a Ravenna, lavorava da due anni in Algeria come cooperante al Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli. Quando è stata sequestrata, si trovava al campo profughi di Hassi Raduni, dove i rifugiati Saharawi, da oltre 30 anni, sono costretti all'esilio. Durante la notte tra sabato 22 e domenica 23 ottobre 2011 i rapitori hanno fatto irruzione nelle stanze dei cooperanti e li hanno portati via. Uno di loro ha tentato di opporsi, ma gli hanno sparato ad un piede.
Il suo caso è stato, dapprima, trattato dalla Farnesina con una certa discrezione per paura di compromettere eventuali trattative e la conseguente liberazione. Poi il silenzio. Per questo, oggi, è importante parlare e diffondere, capillarmente, la notizia di questa donna, la cui sorte preoccupa amici e familiari, conoscenti e colleghi.
...Mah.....
Continua a tenere banco la tragedia della Costa Concordia. Sembra di vivere dentro la sceneggiatura di un film. Ma la realtà è ben altra. Il gossip continua a imperversare. Sembra quasi una declinazione di effetti tutti ancora da scoprire. Il bacio si, il bacio no. ‘’Se non ci fosse stata quella falla, sicuramente sarebbe successo qualcosa di più’’. Questo, a grandi linee, il pensiero di quella giovane donna moldava, accanto al comandante Schettino durante i minuti concitati del naufragio. Di contro, si annunciano querele per l’intervista rilasciata dalla giovane.
Non credo, comunque, ci si possa basare su questa speculazione di sorta che non porta da nessuna parte. Una speculazione che oscura tutto.
Mentre si continuano a cercare gli ultimi dispersi a bordo della nave e a svuotare le cisterne di carburante, l’attenzione, oggi, è rivolta verso un ‘’Bacio’’.
No….Non è possibile.
Vite umane sono state sacrificate per un Bacio? Ma stiamo scherzando?
Il sogno della piccola Dayana, in crociera con il padre, è stato infranto per un momento di intimità? Siamo all’assurdo…
Sono settimane che l’area antistante il porto dell’Isola del Giglio è teatro del lavoro encomiabile e incessante delle forze dell’ordine, dei cittadini del Giglio, dei volontari della Protezione civile, dei Vigili del Fuoco, della popolazione comune per scongiurare un disastro ecologico. Questa si che è una notizia degna di essere tale e i fatti lo dimostrano.
Se ci sono delle responsabilità è giusto che vengano alla luce. La magistratura inquirente sta continuando ad indagare per arrivare alla verità di una tragedia che si poteva evitare. Ma non si può continuare a parlare solo di gossip e baci….
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