Ciò che sta accadendo nel nostro
Paese ha dell’incomprensibile. In virtù di un cambiamento mai realmente
avvenuto e riforme mai veramente varate nella loro interezza, la popolazione calabrese
e la provincia di Cosenza è senz’altro tra le più colpite, ogni singolo è
realmente a rischio in un default sociale, senza precedenti.
Una generale anarchia
amministrativa e politica schizzo frenica dal sapore anti democratico, chiude e
delocalizza ospedali, presidi sanitari, tribunali, agenzie territoriali, uffici
e servizi utili alla cittadinanza, se non altro perché avrebbero evitato
spostamenti lunghi ed onerosi che chi vive in provincia è costretto a subire.
In questa logica sciagurata ed impopolare, sono incappati anche i posti di
Polizia, quello di Cetraro è tra questi. Infatti, un provvedimento del Capo
della Polizia, Alessandro Pansa ne ha annunciato la chiusura. Morale della favola,
Cetraro non avrà più un presidio della Polizia di Stato, in barba alla sicurezza
e tranquillità dei cittadini.
Si sa, l’interesse del Governo è
quello di far quadrare i conti, se poi i cittadini soffrono e ne subiscono le
conseguenze poco male! La Calabria è indubbiamente tra le regioni più
coinvolte, dato che proprio a Cetraro è allocata la cosca il cui autoctono boss
Franco Muto, riconosciuto boss mafioso, ha il suo quartier generale. Ma questo
non sembra interessare il Governo Centrale, tanto meno a quello Regionale che
non prende posizione, né propone soluzioni alternative per superare ed
annullare una decisione che ci sembra assurda. Riteniamo, infatti, che la
decisione di chiudere il posto di Polizia di Cetraro non sia legata ad un
problema strettamente economico e finanziario di costi e spese, perché se così
fosse, sarebbe sufficiente eliminare, queste si, le segreterie personali dei
singoli deputati e senatori e gli affitti esorbitanti degli stabili adibiti
unicamente apreservare un beneficio assurdo, stornando le centinaia di migliaia
di euro elargiti dallo Stato ed ecco così che si potrebbero trovare i fondi per
non chiudere molti uffici di pubblica utilità.
Ma se proprio deve essere chiuso
il posto di Polizia di Cetraro, data la sua relativa distanza da Paola, dove c’è
un Commissariato di Polizia, allora perché non pensare di aprirlo a Scalea,
città dove non più tardi di due anni fa il Comune è stato Commissariato per
mafia e molto più lontana da Paola? La Compagnia dei Carabinieri della città,
tra l’altro, non può sopperire all’ordine ed alla sicurezza pubblica facendo
leva unicamente alle forze in campo ed un aiuto in più sarebbe una mano santa
per i cittadini.
Per cui Municipalità e
Cittadinanza chiede il differimento del decreto Pansa in vero e proprio
trasferimento di personale nella città di Scalea, anche in vista della prossima
stagione estiva, quando si sa le presenze di turisti e di non residenti che
comunque possiedono un immobile, aumentano vertiginosamente causando seri
problemi di ordine pubblico.
Municipalità e cittadinanza
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