Italia. Culla della civiltà.
Patria di un’arte senza tempo, conosciuta in tutto il mondo.
Italia, penisola ricca di
storia, natura, bellezze incontaminate, mare cristallino, tesori inestimabili.
Italia, ‘’Stivale’’,
incastonato nel Mediterraneo, mare da amare.
Il popolo italiano, unico
nel suo genere, con un Dna inconfondibile, che ha saputo esportare la propria cultura, la propria
arte, i propri usi e costumi.
È questo il senso e
l’orgoglio di essere italiani. Non è campanilismo, ma la realtà che caratterizza
l’anima e il cuore di persone che fanno dell’accoglienza la propria missione.
Nelle settimane scorse, Ana
Cristina Alves Azevedo, sorella brasiliana, ha riempito di beltà e umiltà le
nostre giornate. È stata ospite nel bel Paese, dove ha potuto ammirate tutto
ciò che di bello possiamo offrire.
Roma, la città eterna, la
nostra capitale con i suoi cimeli storici, unici al mondo. Il colosseo, i fori
imperiali, il centro storico, San Pietro, solo per citarne alcuni.
Un’immersione
nella storia e nell’arte antica di un popolo che ha reso grande la nostra Terra
Madre.
Poi, la visita nel nostro
meridione. La “California del Sud” come l’hanno paragonato in tanti. Una terra
bellissima, a tratti brulla, ma ricca di sole e calore umano indifferibili.
Ana Cristina, visitando
Scalea, nell’alto Tirreno cosentino, ha potuto inebriarsi dei sapori e degli
odori di un comprensorio, i cui germogli crescono di giorno in giorno.
È
riuscita a immedesimarsi, con la sua grazia e gentilezza, nelle parole delle
persone che ha incontrato: Mario, Vanda, Cristina, Armando, Gessica, Franco,
Tullio, Antonio, Ettore, il piccolo Mario e tantissimi altri che l’hanno
trasportata nel loro mondo, ricco di umiltà, senso della famiglia,
professionalità, voglia di emergere e farsi conoscere anche oltre oceano.
Di rientro a Rio De Janeiro,
Ana Cristina ha scritto una sorta di diario di bordo sulla sua visita in
Italia. Da Roma a Scalea, Cosenza, Taranto, Cremona, accompagnata da fratelli,
il cui senso più alto del loro vivere quotidiano è il bene altrui, la
filantropia, il volontariato, la pace, la giustizia, il rispetto delle regole e
delle leggi.
Dettami che ognuno di noi,
deve tenere sempre impressi nella mente e mettere al servizio di chi ne ha più
bisogno, ricordando sempre le tre parole che ci ha insegnato Papa Francesco: “Grazie, permesso, scusa”.
Maria Cristina Saullo
Caro Amico e Sorella Maria Cristina, con grande gioia che scrivo queste poche righe più pieno di amore, la conoscenza acquisita, e soprattutto per un popolo che conoscevano il concetto di amore e di famiglia tutela e unico al mondo più in Italia e più caldo, perché sono apaixoando per la vita con la loro cultura, così facendo il vostro marchio profilo pensamente di un popolo.
RispondiEliminaGrazie a mia sorella e amico di imparare a catturare i miei pensieri e le mie emozioni durante la scrittura, forte e grande abbraccio a tutti voi che il vostro amore infinito di Dio sia sempre con voi.
Gran Maestro agguinto de Gran Logia Massonica de GOD Cavalieri della Luce in paese de Brasile.