È un mondo affascinante,
complesso, con una magia che ti travolge e, il più delle volte, ti sorprende. È
una passione che nasce da dentro. Si sprigiona senza senso. A volte, sembra
come se non si fosse consapevoli delle proprie capacità oratorie. Interloquisci
e basta!
È il giornalismo
radiofonico. Sembra facile, ma non lo è.
Per il genere femminile è un
lavoro completo, fatto in sordina, senza apparire. Si ascolta solo la voce. Una
melodia che arriva dall’etere in maniera sinuosa, facendo appello ad una sorta
di teatralità che ti permette di interpretare le notizie e renderle fruibili
per i radio ascoltatori.
Si spazia in tutti i campi:
dalla cronaca nera, giudiziaria, alla rosa, bianca, per poi spaziare dalla
cultura, alla scienza. È come se le donne avessero quel quid in più nel
trattare le notizie. Una sorta di sesto senso che fa appassionare
l’ascoltatore.
Lo dicevamo prima. Non è
facile entrare a far parte di questo mondo. Ci vuole tanta passione,
professionalità e lavoro quotidiano su se stesse. Nella carta stampata, appare
la firma, in Tv la faccia e, in radio la voce. Una voce profonda, chiara,
trasparente, con idiomi semplici, con una dizione quasi perfetta. In poche
parole, un’ugola che emoziona.
La radio, continua ad
evolversi nell’era digitale e resta il mezzo di comunicazione più idoneo a
raggiungere il mondo intero. Il ruolo giocato dalla donna, in questo caso, è
molto importante.
Non a caso, il 13
febbraio si festeggiano le donne nel mondo della radio e coloro che le
sostengono. Con questo slogan, infatti, l’Unesco celebra la ‘’Giornata Mondiale
della Radio’’, sancita per ribadire l’importanza della stessa come mass media
per migliorare la cooperazione tra le emittenti e incoraggiare i network a
promuovere, attraverso le loro trasmissioni, l’accesso all’informazione, la
libertà di espressione e le pari opportunità.
“Diverse le strade
intraprese per raggiungere determinati obiettivi - ribadisce l’organizzazione
delle Nazioni unite per la scienza e la cultura, tra le quali la
sensibilizzazione del settore giornalistico e politico sulla questione della
parità tra uomo e donna, la promozione della multimedialità delle emittenti e
la tutela della sicurezza delle giornaliste radiofoniche”.
Tra gli eventi in programma
per la Giornata, una conferenza sul tema “Il futuro della radio”, organizzata
dall’European Broadcasting Union nella sede di Bruxelles, dalle ore 12:30 alle
ore 14:00, e un concerto dell’Orchestra nazionale francese, che si terrà al
teatro Châtelet di Parigi, alle ore 18:00 dello stesso giorno.
Maria Cristina Saullo
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