domenica 8 aprile 2012

Ma le banche istigano al suicidio?

E’ questa una delle accuse, mosse dall’Associazione Adusbef in un esposto inviato alle Procure Italiane. Sono ipotizzati anche i reati di truffa, peculato, abuso d’ufficio e appropriazione indebita. La novità delle ultime ore sta nel fatto che, secondo quanto detto dal Presidente di Adusbef, Elio Lannutti, ”una delle Procure della Repubblica Italiana ha affidato  le deleghe per l’inizio delle indagini alla guardia di finanza”. L’accusa, parte dai finanziamenti concessi dalla Bce ad un tasso agevolato dell’1%, permettendo, così, agli istituti di credito italiani di incamerare 251 miliardi di euro, senza dare la disponibilità di credito verso le aziende e ai cittadini . Mentre l’attuale crisi ha portato una catena di fallimenti, licenziamenti e suicidi, le banche italiane usavano detti finanziamenti per pagare i bonus dei manager o per ripianare i loro bilanci. Siamo dinanzi ad un modus operandi che se da un lato integra l’ipotesi di una vera e propria truffa, dall’altra apre ad ipotesi delittuose, vicine alla distrazione di denaro pubblico per fini privatistici e riservato ai compari di merende, cioè le banche. I prestiti con il denaro ottenuto dalla Bce all’1% lo vendono al 6 7 o 8%  e anche più. Questo governo di tecnici non mi piace più, ma non per l’articolo 18, ma per tutte le concessioni date alle banche, comprese le loro commissioni. Ma lo sanno che la maggioranza della popolazione deve combattere, ogni giorno, con i crescenti problemi che portano alla disperazione e alla quasi certezza di non poter garantire un futuro ai propri figli?
Mi auguro che l’esecutivo nazionale cambi rotta. Una svolta epocale per far rinascere, soprattutto nelle giovani generazioni, quel senso di democrazia e fiducia verso il loro Paese.

Mario Saullo
Presidente dell’Associazione ‘’Laos’’

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